Accordo dei tre comuni di Tovo, Mazzo e Lovero sul teleriscaldamento
ECONOMIA E POLITICA - 14 06 2022 - Redazione
Accordo unanime e grande consenso verso il progetto di dotare 3 comuni del famoso passo del Mortirolo di un sistema di teleriscaldamento a biomassa. Questo è il risultato emerso dal convegno organizzato da Fiper all’interno del progetto europeo BeCOOP, lo scorso sabato 11 giugno presso il Salone degli stemmi di Palazzo Lavizzari a Mazzo di Valtellina. Il convegno si è realizzato in concomitanza dell’assemblea di Valtellina onlus, associazione ambientale presente sul territorio valtellinese da più di 20 anni impegnata in interventi di gestione forestale e raccolta delle potature agricole (vigneti) sino a due anni fa conferiti alla centrale di teleriscaldamento di Tirano.
Al convegno hanno preso parte il sindaco di Tovo, Giambattista Pruneri, di Mazzo di Valtellina Franco Saligari e di Lovero, Annamaria Saligari, i quali si sono detti unanimemente favorevoli a dare avvio allo studio per la progettazione di un sistema di teleriscaldamento alimentato a biomassa legnosa, materia prima abbondante nei loro territori.
All’indomani del definitivo tramonto della metanizzazione dell’alta Valle, la volontà di approvvigionarsi localmente per la fornitura di
energia elettrica e termica diventa sempre più concreta. A promuovere l’iniziativa, a fianco dei tre comuni, Fiper, Federazione Italiana
Produttori Energia rinnovabile e il Politecnico di Milano, come partner tecnico-scientifico.
Se infatti, come afferma Franco Saligari “la metanizzazione era un’idea antistorica mentre le energie rinnovabili ci permettono di ridurre la nostra impronta ecologica” la sindaca di Lovero Saligari mette l’accento sul circolo virtuoso che si può creare tra la cura dei boschi - necessaria anche per prevenire disastri ambientali durante i sempre più frequenti eventi meteorologici violenti - e la gestione della filiera bosco-legno-energia, che potrebbe anche rappresentare una garanzia economica soprattutto in questa fase di instabilità dovuta alla crisi ucraina. Pruneri invece, apripista di questo progetto, punta sul tema dello sviluppo locale e della necessità di approvvigionamento energetico a supporto del comparto civile ma soprattutto di quello produttivo della valle, vero motore economico del territorio.
Grande soddisfazione esprime Walter Righini, presidente Fiper: “Siamo fiduciosi anche in vista delle Olimpiadi 2026 di dimostrare con progetti concreti che è possibile per i comuni montani essere autonomi dalle fonti fossili e promuovere fattivamente l’economia circolare, a partire dall’impiego sostenibile del legno e suoi residui”.
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