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Bormio e le Olimpiadi: Il comitato Alute solleva questioni su opere e impatto ambientale

ECONOMIA E POLITICA - 27 06 2024 - Redazione

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/bormio panoramica

Il Comitato Promotore Referendario a tutela dell’Alute e i suoi sostenitori hanno recentemente diffuso un comunicato in cui esprimono preoccupazioni e suggerimenti riguardo alle opere olimpiche in corso di realizzazione per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. La discussione si è focalizzata su vari interventi, tra cui lo Ski Stadium, il nuovo Pentagono, nuovi parcheggi, una cabinovia e la tangenzialina dell’Alute.

 

Secondo il comunicato del Comitato, la valutazione dell'eredità olimpica per Bormio dovrebbe tenere conto della complessità degli interventi previsti e non limitarsi solo a singoli progetti come lo Ski Stadium e il Pentagono. Viene sottolineata l'importanza di un confronto democratico e inclusivo con la cittadinanza, che, a loro avviso, è stato insufficiente. Il Comitato critica l'approccio dell'Amministrazione comunale, auspicando un maggiore coinvolgimento della popolazione prima dell'avvio dei cantieri.

 

Tra le opere già avviate, il Comitato mette in discussione l'effettiva utilità dello Ski Stadium per lo sviluppo turistico di Bormio e solleva dubbi sulla sua sostenibilità economica e ambientale, in particolare alla luce dei cambiamenti climatici. Viene inoltre espressa preoccupazione per la gestione futura delle strutture e il loro impatto sulle casse comunali.

 

Riguardo alla nuova cabinovia, il comunicato evidenzia il costo stimato di circa 44 milioni di euro e mette in dubbio la sostenibilità dell'opera, sia dal punto di vista economico che ambientale. Si chiede chiarezza sull'effettiva realizzazione della cabinovia e il suo impatto sugli abitanti della zona.

 

Infine, il Comitato si sofferma sulla tangenzialina dell’Alute, considerata un'opera collaterale e di supporto all'evento olimpico, ma che suscita preoccupazioni per il suo impatto su un'area agricola di pregio e a rischio di esondazione. Viene criticata la decisione del Comune di procedere con il progetto nonostante le preoccupazioni sollevate dalla popolazione.

 

Il Comitato conclude il comunicato chiedendo maggiore trasparenza e responsabilità all'Amministrazione comunale riguardo alla realizzazione della tangenzialina e delle altre opere previste.

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