Criptovalute, sempre più italiani confidano nella blockchain
ECONOMIA E POLITICA - 23 01 2023 - redazione
Sebbene Bitcoin e l’intero comparto delle criptovalute stiano attraversando un periodo di evidente difficoltà negli ultimi mesi, gli utenti del nostro paese sembrano sempre più inclini all’utilizzo dei token digitali e della blockchain. Secondo le stime effettuate dal rapporto Crypto Global Adoption Index, infatti, soltanto tra il 2021 e il 2022 gli scambi in criptovalute in Italia sono aumentati del 23% circa. Tale incremento è certamente indice del fatto che sempre più utenti dello stivale stiano comprendendo i vantaggi derivanti dall’utilizzo dei token crypto, specialmente per quel che riguarda la rapidità delle transazioni effettuate e il rivoluzionario tema della decentralizzazione. Tra gli impieghi principali dei token, i dati raccolti consentono di individuare l’utilizzo di robot trading criptovalute, di piattaforme di gioco online oltre che l’acquisto di merce su e-commerce in rete. Ma quali sono, effettivamente, i motivi che spingono gli italiani a credere così tanto nelle criptovalute e nella blockchain in generale? Uno dei motivi principali per cui le criptovalute vengono spesso preferite alla tradizionale valuta fiat sta proprio nella velocità legata alle transazioni. Dal momento che trasferire token come Bitcoin ed Ethereum non richiede autorizzazioni o verifiche da parte di intermediari terzi, per spostare fondi da un wallet ad un altro è necessario attendere generalmente pochi minuti. Il buon esito di ciascun trasferimento è affidato alla rete di validatori che prendono parte al meccanismo di consenso, il che è di gran lunga molto più snello rispetto ai processi di verifica messi in atto dalla maggior parte degli istituti bancari e garantisce un soddisfacente livello di sicurezza. Ai vantaggi legati al tema della decentralizzazione si affianca, inoltre, quello dell’anonimato dei correntisti. Gli indirizzi a cui fanno riferimento i wallet di criptovalute, infatti, sono costituiti da codici alfanumerici che contengono generalmente dai 16 ai 25 caratteri. Tutti i trasferimenti vengono registrati all’interno di un libro mastro pubblico presente sulla blockchain di riferimento, ma tramite questi non è possibile risalire all’identità dei correntisti. Questo garantisce la tutela della privacy degli utilizzatori di criptovalute e tale caratteristica permette di effettuare transazioni in totale libertà. Data l’estrema volatilità che contraddistingue i mercati di criptovalute, tantissimi utenti del nostro paese considerano Bitcoin e tutte le altcoin che popolano il crypto-verso un’ottima opportunità di investimento e di speculazione. Non a caso, malgrado la bear season abbia paralizzato l’intero comparto, l’Italia ha visto nell’ultimo anno un aumento del 50% per quel che riguarda gli investimenti sulla blockchain. Tanto i grandi investitori quanto i risparmiatori retail sembrano fiduciosi in un nuovo rialzo dei prezzi, specialmente considerando il prossimo halving di Bitcoin che avrà luogo nella primavera del 2024. Tale processo, che si verifica ogni 4 anni, prevede il dimezzamento della quantità di Bitcoin per ogni blocco risolto dai miners e, di conseguenza, rende il token ancora più raro e costoso. Proprio per questo motivo gli investitori, sebbene allarmati dal recente crollo dei mercati, maturano ancora una solida speranza nei token digitali e accumulano gradualmente criptovalute con la speranza di vedere i propri risparmi aumentare di valore entro il prossimo halving. Con la graduale costruzione del famigerato web 3.0 le criptovalute potrebbero assumere un ruolo sempre più importante nella società del futuro, e questo gli italiani sembrano averlo compreso appieno. L’universo crypto, infatti, già da un paio di anni ha cominciato a popolarsi di una grande varietà di progetti che coinvolgono l’utilizzo di nuove tecnologie legate alla realtà virtuale e alla DeFi (o finanza decentralizzata). Gli ecosistemi DeFi, in particolare, consentono di fruire di sistemi finanziari completamente decentralizzati, utilizzando le proprie criptovalute per effettuare prestiti, chiedere finanziamenti o per guadagnare attraverso le funzionalità di staking. Tra gli altri progetti che è possibile menzionare, vi sono le piattaforme P2E (Play-to-earn), che permettono agli utenti di guadagnare criptovalute prendendo parte a giochi virtuali, i quali vedono un sapiente utilizzo degli NFT. Appare evidente, dunque, che le criptovalute rappresentano il fulcro centrale attorno cui nascono nuovi e rivoluzionari progetti sul web. Per considerare il tanto ambito passaggio al web 3.0 queste avranno un ruolo sempre più importante, e permetteranno di considerare nuove possibilità di impiego e nuove modalità di intrattenimento e di gestione dei servizi online. Sorprendentemente gli italiani continuano a riporre grandissima fiducia nei confronti delle criptovalute e della blockchain in generale, e questo è testimoniato dall’aumento degli scambi e dei wallet attivi registrati nel corso degli ultimi anni. A motivare gli investitori del nostro paese c’è, da un lato, l’attesa del prossimo halving di Bitcoin che comporterà uno slancio dell’intero comparto crypto. Da un altro punto di vista, tuttavia, sembra che gli investitori del nostro paese siano realmente convinti del potenziale dei token digitali, al di là delle possibili speculazioni finanziarie.
Transazioni istantanee e anonimato
L’attesa del nuovo halving di BTC
Il web 3.0 e la moneta del futuro
Un trend destinato a crescere?
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