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Le RSA di Montagna al centro del dibattito in Regione: Necessarie misure specifiche

ECONOMIA E POLITICA - 25 10 2024 - Redazione

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Le problematiche delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) di montagna sono state il fulcro di una recente seduta congiunta delle Commissioni regionali lombarde dedicate alla valorizzazione dei territori montani e alla sostenibilità sociale. All'incontro hanno partecipato rappresentanti di realtà montane provenienti da Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio, con l'obiettivo di discutere e promuovere politiche regionali mirate.

 

"Abbiamo avviato queste audizioni per approfondire il tema e promuovere buone politiche regionali", ha spiegato Giacomo Zamperini, consigliere di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione speciale. "Le grosse difficoltà logistiche e pratiche, comprese quelle affrontate dalle RSA di montagna nel reperire personale qualificato, necessitano di risposte adeguate da parte nostra. Per questo, produrremo una risoluzione da portare all'attenzione del Consiglio regionale. Parliamo di realtà di cui va riconosciuta la specificità anche con apposite risorse".

 

Zamperini ha sottolineato l'importanza delle risorse investite nelle RSA di montagna come mezzo per contrastare lo spopolamento delle terre alte e preservare i servizi essenziali, garantendo una qualità della vita elevata.

 

Durante l'audizione, rappresentanti di UNEBA (Unione Nazionale Enti di Beneficenza e Assistenza) hanno offerto il loro contributo, tra cui Luca Degani, presidente di UNEBA Lombardia, Virginio Brivio, presidente di UNEBA Lecco, Silvia Buttaboni, direttrice della Fondazione Sacra Famiglia di Perledo, e Luca Rossi, consigliere provinciale di UNEBA Lecco e direttore della RSA La Madonnina di Vendrogno.

 

"Ringrazio in particolare Luca Degani, Virginio Brivio, Silvia Buttaboni e Luca Rossi per avere portato questo importante contributo", ha concluso Zamperini.

La Situazione delle RSA di Bergamo

Emiliano Fantoni, presidente della RSA Fondazione Sant’Andrea Onlus di Clusone, e Michele Iagulli, presidente della RSA Fondazione Don Stefano Palla Onlus di Piazza Brembana, hanno rappresentato il territorio bergamasco, sottolineando le criticità comuni affrontate dalle RSA di montagna.

 

"Le RSA nelle zone di montagna sono fondamentali per erogare servizi in questi territori", hanno affermato i consiglieri di Fratelli d’Italia Alberto Mazzoleni e Michele Schiavi. "Sono anche soggetti importanti in termini di occupazione. Soffrono di problematiche comuni, come la difficoltà nel reperire personale e nel sostenere i costi per il riscaldamento. Ieri in commissione abbiamo sentito realtà che ci hanno chiesto di osare e di pensare fuori dagli schemi pur di garantire un sostegno alle loro attività. Come commissione possiamo fare una richiesta affinché da subito parte delle risorse derivanti dalle concessioni idriche possano andare a sostegno delle RSA montane accreditate, proprio perché il loro accreditamento le rende 'gestori per conto del pubblico' e per colmare il gap di costi supplementari".

Le RSA di Brescia e Sondrio

Per il territorio di Brescia sono intervenuti rappresentanti della RSA Fondazione Mons. Giacomo Carettoni di Ponte di Legno e della RSA Fondazione Onlus 'Ninj Beccagutti' di Esine, mentre per Sondrio è stata condivisa l’esperienza della RSA Fondazione Onlus Casa di Riposo Città di Sondrio.

 

La proposta di vincolare parte delle risorse dei sovracanoni è stata avanzata dal consigliere di Fratelli d'Italia Diego Invernici, evidenziando la necessità di un sostegno economico specifico per queste strutture cruciali per il tessuto sociale e demografico delle aree montane.

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