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Sicurezza degli impianti idroelettrici priorità assoluta

ECONOMIA E POLITICA - 06 11 2024 - Guido Monti

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Tiene costantemente banco la questione del rinnovo delle concessioni idroelettriche, con particolare riferimento alla sicurezza degli impianti diventata di primaria importanza in seguito ai disastrosi eventi meteorologici che, come dimostra quanto avvenuto in Spagna, richiedono un'accurata prevenzione.

 

A questo proposito si è espresso il portavoce locale del Comitato del grande idroelettrico, Renato Cardettini, il quale ha sottolineato che, date le ripetute alluvioni, occorre prestare maggiore attenzione alla sicurezza e bisogna accelerare i tempi dei piani d'emergenza per le dighe. A tal riguardo prima dell'estate alcuni consiglieri regionali del Pd si erano rivolti al presidente del consiglio regionale per avere informazioni sull'argomento.

 

Premesso che i piani di emergenza degli sbarramenti idrici sono documenti previsti dalla specifica normativa nazionale che definiscono le fasi operative e le attività che il sistema di protezione civile deve intraprendere per gestire in maniera coordinata e pianificata eventuali pericoli legati alle dighe, precisavano che le grandi dighe per cui la Regione deve redigere i piani sono 64, mentre 13 sono già in regola. Tenuto anche conto del potenziale effetto domino di più dighe che si trovano nello stesso bacino idrografico, la Regione Lombardia sta procedendo con l'assegnazione di priorità alle dighe che hanno già approvati i dispositivi di protezione collettiva (DPC).

 

I consiglieri del Pd rivolgevano inoltre un'interrogazione al presidente della Regione e all'assessore competente in materia per sapere quando saranno approvati i rimanenti piani di emergenza e come si intende procedere per gli impianti che non hanno ancora ricevuto l’approvazione dei DPC, in considerazione del fatto che i piani di emergenza sono fondamentali per la tutela della popolazione e di coloro che lavorano all’interno delle dighe. Non avendo avuto alcuna risposta, di recente da parte del gruppo consiliare lombardo del Pd è stato inviato un sollecito al presidente del consiglio regionale per poter ricevere le attese comunicazioni.

 

Guido Monti

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