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Scuole e alimentazione: Coldiretti Sondrio in prima linea per il cibo a km zero

SCUOLA - 13 03 2025 - Redazione

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Con 1,9 milioni di studenti italiani che ogni giorno consumano il pranzo nelle mense scolastiche, la necessità di una svolta salutista si fa sempre più urgente. Eliminare i cibi ultra-processati dai menu e dai distributori automatici e privilegiare prodotti locali a chilometro zero rappresenta la sfida lanciata da Coldiretti a livello nazionale e rilanciata con forza dalla federazione di Sondrio.

 

L’iniziativa punta non solo a migliorare la qualità dell’alimentazione scolastica, ma anche a valorizzare le realtà produttive locali, riducendo il numero di intermediari nella filiera agroalimentare. Attraverso una presenza attiva degli imprenditori agricoli nelle scuole e la realizzazione di laboratori didattici, Coldiretti Sondrio rinnova il proprio impegno nell’educazione alimentare, portando l’agricoltura direttamente tra i banchi di scuola.

 

Numeri e preoccupazioni: un problema da affrontare

Secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, sono 690mila i bambini della scuola dell’infanzia che mangiano nelle mense scolastiche (55% del totale), mentre più di un milione sono gli alunni della scuola primaria (41%). A questi si aggiungono 190mila ragazzi delle scuole secondarie e superiori.

 

“Le mense scolastiche devono diventare un baluardo per difendere la salute dei più giovani e contrastare i rischi legati a un’alimentazione scorretta,” afferma il presidente di Coldiretti Sondrio, Sandro Bambini. La preoccupazione è condivisa anche dalle famiglie: un recente rapporto Coldiretti/Censis evidenzia che l’82% dei genitori italiani chiede un intervento pubblico per proteggere i propri figli dal consumo eccessivo di energy drink, merendine e altri prodotti industriali.

 

La Dieta Mediterranea come modello alimentare

Per contrastare il consumo di cibo spazzatura, Coldiretti Sondrio propone il progetto “Educazione alla Campagna Amica”, un percorso formativo che coinvolge oltre mezzo milione di bambini ogni anno in tutta Italia. L’obiettivo è duplice: formare consumatori consapevoli e promuovere i principi della Dieta Mediterranea, favorendo un legame più stretto tra i prodotti agricoli e il cibo consumato quotidianamente.

 

“La rimozione di snack e merendine industriali dai distributori scolastici è un passo fondamentale,” sottolinea Bambini. “Solo così possiamo contrastare obesità infantile, spreco alimentare e i costi economici e sociali che ne derivano.”

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