E' morto Orazio Rancati, leggenda del calcio valtellinese

Col concittadino Roberto 'Dustin' Antonelli è stato il più noto esponente del calcio provinciale ed è uno dei pochi giocatori valtellinesi, ed il primo tra loro, che sono riusciti ad approdare nella massima serie del football italiano.

Orazio Rancati, nato a  Morbegno nel 1940, si è spento a 83 anni a causa di un male incurabile. Cresciuto nell'Inter, debuttò in serie A con la maglia nerazzurra nel 1959, non ancora ventenne. L'anno successivo fu convocato nella rappresentativa olimpica azzurra in cui giocò, tra gli altri, coi milanisti Rivera, Salvadore e Trapattoni e i bolognesi Bulgarelli e Tumburus in occasione dei Giochi di Roma, dove gli azzurri si classificarono al quarto posto. Rancati in seguitò militò nelle file di Genoa e Reggiana in serie B, Civitanovese in C, Triestina in B, poi peregrinò in Emilia Romagna tra Cesena, Imola, Parma e vestì pure la casacca dell'Asti MaCoBi. Prima di appendere le scarpette al chiodo, fece ritorno in Valtellina per portare il Sondrio in serie D nella duplice veste di allenatore-giocatore.

La scomparsa di Rancati ha dunque colpito in modo particolare la Nuova Sondrio del presidente Michele Rigamonti, il quale proprio alcuni mesi orsono aveva premiato l'ex tecnico e calciatore, riconosciuto come una delle leggende della storia del club del capoluogo, che ha voluto esprimere le proprie condoglianze alla famiglia dell'indimenticato protagonista del pallone locale e nazionale.

Guido Monti