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Enrico “Chicco” Pedrini per la sicurezza degli uomini jet del circo bianco

SPORT E TEMPO LIBERO - 18 12 2018 - Silvio Mevio

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/Enrico “Chicco” Pedrini

Mancano pochi giorni all’evento “clou” della stagione invernale per quanto riguarda la nota cittadina dell’Alta Valtellina, ovvero le “race” di Ski World Cup” … la classica discesa libera – oramai protagonista indiscussa da trent’anni - ed il “ritrovato” super g; due appuntamenti “planetari” che richiameranno - nella “Magnifica Terra” - i migliori specialisti del circo bianco! A tale proposito siamo riusciti ad intervistare Enrico “Chicco” Pedrini che - da molti anni - rappresenta l’“uomo della sicurezza” in pista per quanto concerne la sistemazione delle reti e di tutti i “supporti” necessari per garantire l’incolumità degli atleti.

 

Sei il responsabile della sicurezza sulla pista “Stelvio” da oltre 20 anni; raccontaci che cosa è cambiato negli anni...

Grossa parola “responsabile della sicurezza”; i veri responsabili sono i delegati della F. I. S. Marcus Waldner e Hannes Trinkl, i quali si affidano a gente competente e che ha acquisito esperienza, lavorando per anni in questo campo; infatti, in questo “campo”, ho iniziato nel 1993 e continuato fino al 1996 a fare assistenza come soccorritore nella Guardia di Finanza.

E successivamente, a partire proprio dal 1993 e fino al 2006, c’era come direttore di pista Aldo Anzi da cui ho appreso molto, sia nel montaggio delle strutture di supporto delle reti A, che nella preparazione del fondo della pista. Allora si faceva gran parte del lavoro a piedi e/o con gli sci; ora fa tutto il mezzo battipista (tanto per intenderci il classico “gatto delle nevi”); dal 2007, lasciato l’incarico Anzi, è subentrato in qualità di direttore di pista Tino Pietrogiovanna.

Da allora, facendo tesoro di quanto appreso, coordino circa trenta uomini che lavorano con me nel posizionare le reti A, B, C, oltre ai materassi gonfiabili di protezione; alcuni fra loro, delimitano la pista con il colore per migliorare la visibilità ai concorrenti; gli operatori (che ho a disposizione) sono veramente competenti, bravi e capaci … sottolineo ciò solo perché - rispetto ad altre località che ospitano la “ski world cup” – per lo stesso tipo di competizione, per raggiungere gli stessi risultati in pista, occorrono anche 450 persone; negli anni è cambiato solo il numero di reti di protezione… 

 

Sappiamo che hai un passato molto importante come sciatore: mai nello sci alpino, ma nel fondo e soprattutto nello sci alpinismo… in sintesi una tua considerazione a riguardo!

Sono cresciuto come fondista e poi come sci alpinista (ski - alp), ma avvicinandomi al mondo dello sci alpino - in qualità di collaboratore in pista – la stessa disciplina sportiva invernale è diventata quasi un lavoro, insomma è diventata sempre più una passione, la mia passione! La riuscita della manifestazione (in questo caso della libera e del super g) dipende non solo dalle ore di intenso lavoro e di numerosi sacrifici, ma soprattutto dal cuore che ci metti nel farlo.

 

Quali i tuoi più importanti risultati agonistici?

Nello sci di fondo ho militato per ben 8 anni nella squadra nazionale; ho poi partecipato ad un campionato mondiale e ad un campionato europeo Juniores. Ho vinto 5 titoli nazionali. Nello sci alpinismo dal 1995 al 2000, in coppia con Fabio Meraldi, abbiamo vinto 4 edizioni della “Pierra Menta”, un campionato europeo, un’edizione della Coppa Europa, 5 edizioni della “Sellaronda Ski Marathon” e 6 titoli italiani assoluti.

 

Da poco (2016) sei stato eletto presidente della blasonata “Bormio Ghiaccio”; una carica molto importante questa anche in considerazione del sodalizio conosciuto a livello mondiale...

Tutto il consiglio della Bormio Ghiaccio è formato da genitori di ragazzi che pattinano; dopo le elezioni nel 2016, oramai – da due anni - ho assunto l’incarico di presidente. La nostra società è molto conosciuta a livello mondiale per l’organizzazione di gare e per i risultati ottenuti dai suoi atleti che rappresentano buona parte della Nazionale Italiana. Non cito tutti gli atleti che, cresciuti in questa Società, hanno partecipato e vinto prestigiose medaglie sia a livello europeo e mondiale che olimpico.

 

Uno “sportivo a tutto tondo”: infatti, sei anche una brava e preparata guida alpina; raccontaci qualcosa al riguardo!

La montagna è sempre stata la mia “speciale” passione fin da piccolo e che nel corso degli anni si è sempre di più radicata nel profondo della mia anima … di vero montanaro; ma quando ho finito i corsi di guida alpina, non ho subito iniziato tale professione, avendo dato la priorità alle gare di sci (fondo e ski - alp). Successivamente, ho fatto le mie prime esperienze sulle montagne della nostra zona e poi su buona parte delle nostre meravigliose Alpi. Non ho mai pensato a grandi spedizioni extraeuropee anche perché – in quel periodo – ero ancora impegnato negli allenamenti e nelle gare di sci alpinismo.

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