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Massimo Rinaldi: un bormino protagonista sulla Stelvio

SPORT E TEMPO LIBERO - 17 12 2018 - Silvio Mevio

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/massimo rinaldi

Tra una trasferta e l’altra, siamo riusciti a “bloccare” – letteralmente – Massimo Rinaldi - bormino D.O.C. – per fare una bella e proficua chiacchierata sul “ritorno” del circo bianco nella “Magnifica Terra” ed in particolare a Bormio sulla temutissima “Stelvio” dopo la parentesi degli anni scorsi in Valfurva!

La pista Stelvio – conosciuta a livello internazionale - nel 1985 e nel 2005 ha ospitato i campionati mondiali di sci alpino ed è considerata uno dei tracciati più tecnici e spettacolari della coppa del mondo! E’ stata costruita in previsione dei Mondiali di sci alpino di Bormio del 1985 ed è stata inaugurata nel 1982 in occasione della prima edizione delle World Series; dal 1993 è entrata nel circuito della Coppa del Mondo di sci alpino e ha ospitato - ogni anno - una gara di discesa libera.

Da ricordare anche che nel 2005 - su questo tracciato - si sono disputate le gare maschili dei campionati mondiali di sci alpino targati per l’appunto 2005; dal 12 marzo al 16 marzo 2008 si sono tenute le finali della Coppa del Mondo di sci alpino targate 2008; dagli addetti ai lavori e non solo: <<La pista Stelvio è il teatro alla Scala degli sport invernali>>.

Massimo Rinaldi - attualmente - è un dirigente sportivo italiano e lavora - da alcuni anni - in F.I.S.I. (Federazione Italiani Sport Invernali); è, inoltre, responsabile/referente per tutte le squadre nazionali di sci alpino! Ha un ruolo di management, con competenze di carattere tecnico-agonistico, organizzativo, gestionale, controllo del budget, formativo e nei rapporti con media e sponsor.

Abita a Bormio ed in particolare nel reparto di Combo (uno dei cinque che compongono il tessuto urbano della caratteristica cittadina dell’Alta Valtellina); la sua abitazione è posta proprio di fronte alla “Stelvio” e se vogliamo essere “pignoli”, lui stesso è stato coinvolto - per parecchi anni – nell’organizzazione dell’evento internazionale invernale, ovvero la “race” di Coppa del Mondo di discesa libera!

 

Massimo, raccontaci come hai iniziato questa bellissima avventura in seno alla F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali)?

Dopo una normale carriera agonistica tra le fila dello Sci Club Bormio ed il conseguimento del diploma di maestro di sci, verso la fine degli anni 90, la vera svolta è iniziata da un incontro “casuale” con Aldo Anzi - all’epoca presidente dello stesso Sci Club Bormio ed il direttore tecnico Oreste Peccedi. Entrambi mi convinsero ad iscrivermi al corso di formazione per allenatori di sci alpino presso la scuola tecnici federali. Finito il corso, iniziai l’attività in qualità di tecnico con il club di cui sopra, allenando la categoria cuccioli; bellissima esperienza con vivi ricordi tutt’ora!

A fine stagione lo stesso Anzi mi disse: “sei giovane e il comitato Alpi Centrali cerca un allenatore, se vuoi intraprendere questa strada, se sei convinto …. questa è l’occasione giusta, ma dipende da te”. Pronti via e dal 1992 al 1995 allenai la squadra regionale; ricordo che erano presenti atlete bormine, come Bonacorsi, Antonioli, Dei Cas, Timoteo e D’Urso.

 

La “svolta” più importante che ti ha portato ai vertici della stessa federazione e soprattutto accanto al “deus ex machina”, il presidente Flavio Roda?

Nel 1997 un passo importante, ovvero quello del mio passaggio in squadra nazionale di coppa del mondo di gigante femminile; seguono poi alcuni cambi di squadra in prevalenza con la disciplina della discesa libera al femminile fino al 2005 anno dei mondiali a Bormio - S. Caterina.

Li ricevetti un’altra proposta da un grande personaggio dello sci; mi riferisco al “colonnello” (come allora era soprannominato), ovvero dal mitico Tino Pietrogiovanna, il quale mi disse: “parli inglese e tedesco, hai doti per l’organizzazione in generale” ed in relazione a ciò mi diede l’incarico di responsabile dell’intera “logistica” delle squadre di coppa del mondo. Un grande e non indifferente impegno; pensare di spostare tutte le squadre agonistiche - nel mondo - occupandomi di voli aerei, di prenotazioni e di tutto quanto serviva dal punto di vista logistico ed organizzativo.

Infine - dal 2014 - il ruolo di direttore sportivo con il primo incarico in federazione (F.I.S.I.) di questo livello; un lavoro a 360 gradi, dove attualmente rivesto il “ruolo” di management, con competenze di carattere tecnico-agonistico, organizzativo, gestionale, controllo del budget, formativo e nei rapporti con media e sponsor.

 

Sappiamo che abiti a “pochi passi” dall’arrivo (il famoso ski stadium) della meravigliosa “Stelvio”; raccontaci qualche aneddoto su questa pista da brivido, anche in considerazione che a dicembre 2018 (il 28 la libera ed il 29 il superG) Bormio ospiterà due gare di “World Cup 2018/2019”?

Il fatto di occuparmi di organizzazione di gestione dei budget e le conoscenze internazionali, mi hanno permesso di svolgere il compito di direttore di gara (della stessa “race” prossima a svolgersi in quel di Bormio dove abito) dal 2006 al 2013, esperienza davvero forte e che non si capisce dall’esterno se non viene vissuta in prima persona! Pochi comprendono davvero cosa c’è dietro le quinte di una gara di questo livello; forse a Bormio la gara è sempre stata considerata “quasi d’impiccio” … in un periodo della stagione di per sé, già pieno di turisti, ma dal grande valore mediatico e pubblicitario.

 

Due parole sulla “tua” Stelvio che a breve ospiterà due importanti appuntamenti di “World Cup 2018/2019”!

È un tracciato tra i più spettacolari, tecnici, difficili e faticosi al mondo; il cancelletto di partenza è situato a 2.255 metri , appena sotto la cima del Monte Cimino. Il percorso si sviluppa per 3.186 metri e giunge fino al traguardo nel moderno stadio (ski stadium) per lo sci di Bormio collocato a 2.145 m s.l.m., nei pressi del centro abitato di Bormio. Il dislivello complessivo è di 1010 metri con una pendenza massima del 63%. Dal 2005 la pista è stata illuminata ed è possibile sciarvi anche di notte (nel tratto compreso da Bormio 2000 a Bormio paese).

 

Non possiamo non chiederti come sta in “salute sportiva” la nostra mitica “valanga azzurra & rosa” (stagione invernale 2018/2019) sia al maschile che al femminile?

<<La stagione è ben iniziata, con il podio di Federica Brignone a Solden, a Killington e la doppietta di Christian Innerhofer – Dominik Paris a Lake Louise e Gardena. Mentre il rovescio della medaglia è rappresentato da alcuni infortuni e di particolare gravità che – purtroppo - sono successi ad alcuni nostri grandi atleti! A loro va il mio personale - e quello di tutta la F.I.SI. - augurio di pronta, completa guarigione e soprattutto il “veloce” ritorno alle competizioni>>.

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