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Arrestato sessantenne responsabile di quattro incendi in Valtellina

CRONACA - 20 01 2024 - Redazione

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/carabinieri

Nel primo pomeriggio del 19 gennaio 2024, i Carabinieri della Compagnia di Sondrio hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Sondrio nei confronti di un sessantenne residente a Tartano. L'uomo è accusato di aver appiccato quattro incendi, due abitazioni a Tartano e Talamona il 5 e 14 gennaio, e due autovetture a Morbegno e Tartano l'8 e 3 gennaio 2024.

 

Gli incendi hanno richiesto un significativo intervento dei Vigili del Fuoco per essere domati, soprattutto nel caso dell'abitazione di Talamona, dove le fiamme hanno assunto vaste proporzioni mettendo a rischio l'incolumità pubblica. Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine e dei Vigili del Fuoco, si sono evitate conseguenze più gravi.

 

Il provvedimento cautelare è stato emesso dopo un'approfondita indagine condotta dalla Procura di Sondrio e dalle Stazioni Carabinieri di Morbegno e Ardenno. I Carabinieri, sin dai primi episodi di gennaio, hanno lavorato incessantemente per raccogliere prove che collegassero gli incendi al medesimo autore, che è stato successivamente identificato e arrestato.

 

Le indagini hanno evidenziato la natura dolosa degli incendi attraverso l'analisi dei filmati provenienti dai sistemi di videosorveglianza nelle aree coinvolte. Questi filmati hanno permesso di individuare l'autovettura dell'indagato vicino agli obiettivi colpiti, oltre a catturare immagini dell'uomo poco prima che i roghi si sviluppassero. Ulteriori prove sono emerse durante la perquisizione dell'auto, dove è stato rinvenuto un dispositivo sporco di carburante, presumibilmente utilizzato per appiccare uno degli incendi.

 

L'indagato è stato intercettato a piedi nei pressi della sua abitazione e successivamente portato presso il Comando Compagnia Carabinieri di Sondrio per gli accertamenti di rito, prima di essere condotto presso la Casa Circondariale del capoluogo valtellinese. La decisione di custodia cautelare in carcere è stata presa dal Giudice per le indagini preliminari, che ha condiviso la prospettazione della Procura riguardo ai gravi indizi di colpevolezza e alla pericolosità dell'indagato.

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