MENU

Arresto ed espulsione in seguito ad una lite tra cittadini stranieri

CRONACA - 18 10 2024 - Redazione

CONDIVIDI

/polizia

Nell'ambito dei controlli potenziati nelle aree periferiche del capoluogo, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino nigeriano di 33 anni e proceduto all’espulsione di un 34enne, anch’egli di origini nigeriane. L'intervento è avvenuto in seguito a una segnalazione per una lite in corso tra i due uomini nella zona “Piastra”, segnalata al numero di emergenza 112.

 

Arrivati sul posto, gli agenti della Squadra Volanti hanno trovato i due uomini intenti a scontrarsi violentemente, al punto da distruggere gli arredi dell’abitazione. Nonostante la presenza della Polizia, la lite è proseguita fino a quando gli agenti non sono riusciti a dividerli e a condurli in Questura per l’identificazione, essendo entrambi privi di documenti.

 

 

Dopo i necessari accertamenti, il 33enne è risultato ricercato per l'esecuzione di una sentenza penale emessa dalla Corte d’Appello di Catania. L’uomo deve scontare una pena residua di 9 anni, 9 mesi e 25 giorni per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, reati commessi nella provincia di Catania. Dopo le operazioni di rito, è stato trasferito al carcere di Opera, in provincia di Milano, in attesa di ulteriori disposizioni da parte dell'Autorità Giudiziaria competente.

 

 

Il secondo individuo coinvolto, un 34enne, è risultato privo di permesso di soggiorno e con una lunga storia di rifiuti e inadempienze relative alla sua permanenza in Italia. Già nel 2015 aveva richiesto la protezione internazionale, istanza respinta sia a Crotone che successivamente a Bergamo. Nel 2017, l'uomo era stato arrestato per spaccio di droga e violazione delle leggi sull’immigrazione, risultando destinatario di un provvedimento di espulsione emesso nel 2022 dal Prefetto di Sondrio.

 

A seguito dell'intervento odierno, è stato confermato il suo stato di irregolarità sul territorio nazionale, e la Questura di Sondrio ha disposto il suo trasferimento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Gradisca d’Isonzo, dove verrà trattenuto fino alla completa identificazione e al successivo rimpatrio.

 

 

Oltre agli altri provvedimenti, entrambi gli uomini sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 6 comma 3 del Decreto Legislativo 286/98, che impone l’obbligo di esibire documenti di identità validi.

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI