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Crash Course di terapia intensiva: i futuri anestesisti dell’Università Bicocca a Bormio

CRONACA - 26 11 2024 - Redazione

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/Crash Course di Terapia Intensiva a Bormio

Per il terzo anno consecutivo, la Valtellina ha ospitato un evento formativo d’eccellenza dedicato alla formazione dei medici specializzandi: il Crash Course di Terapia Intensiva. Dal 20 al 24 novembre, oltre 40 iscritti al secondo anno della Scuola di specializzazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno trascorso cinque giorni a Bormio, alternando lezioni frontali, esercitazioni pratiche e momenti di condivisione.

 

L’iniziativa, organizzata sotto la guida del dottor Fabio Sangalli, ha come obiettivo l’apprendimento delle basi teorico-pratiche della terapia intensiva e lo sviluppo delle competenze indispensabili per affrontare la gestione dei pazienti critici.

Un’offerta formativa completa e immersiva

Durante il corso, gli specializzandi hanno affrontato temi fondamentali, tra cui:

  • La valutazione clinica del paziente critico;
  • La ventilazione meccanica e la gestione avanzata delle vie aeree;
  • L’equilibrio acido-base e principi di emodinamica;
  • Tecniche ecografiche e prevenzione delle infezioni;
  • L’esame neurologico e la comunicazione con le famiglie dei pazienti.

Questo approccio intensivo mira a preparare i futuri anestesisti all’esperienza pratica che li attende negli ospedali della rete formativa dell’Università Bicocca, tra cui figurano i presidi di Sondrio e Sondalo, parte integrante dell’ASST Valtellina e Alto Lario.

Collaborazione tra Università e territorio

La sinergia tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e il territorio valtellinese è stata al centro del successo dell’iniziativa. Come sottolineato dal direttore generale dell’ASST Valtellina e Alto Lario, Monica Fumagalli, l’obiettivo è duplice: formare specialisti competenti e incentivare il loro inserimento futuro nelle strutture locali.

 

«Siamo lieti di ospitare questi giovani medici, offrendo loro un contesto formativo di alto livello – ha dichiarato Fumagalli –. La collaborazione con l’Università ci permette di arricchire le nostre strutture, nella speranza che i professionisti di domani scelgano di rimanere qui una volta completato il loro percorso».

 

Il dottor Fabio Sangalli, direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ASST Valtellina e Alto Lario, ha ribadito l’importanza del progetto: «Il Crash Course è ormai un appuntamento consolidato, apprezzato sia per i contenuti scientifici sia per l’ambiente unico di Bormio. Ringrazio il Comune e l’ASST per il supporto, e il professor Roberto Fumagalli, direttore della Scuola, per aver creduto in questa iniziativa che forma non solo specialisti ma anche professionisti capaci di lavorare in team».

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