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Disquisizioni tecniche sul torrente Poschiavino: Situazione da monitorare e risolvere

CRONACA - 21 09 2024 - Ezio (Méngu)

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/Disquisizioni tecniche sul torrente Poschiavino

Cari lettori, Vi invito a guardare dall’alto (vedi foto) il torrente Poschiavino, il ponte sulla Statale, posto obliquo rispetto all’alveo.

 

Potete vedete poco più a monte la briglia a pettine che, in questi giorni di medie portate ( minimo 1,5 - massimo 40 m3/sec.) ha fermato ramaglie e piante, provocando un piccolo invaso a monte che ha fatto depositare sulla sinistra orografica una abbondante quantità di materiale limaccioso , tale da ridurre il livello d’origine  dell’acqua dalla briglia a pettine al livello stradale protetto non da muro, ma da solo Guard-rail. (foto 1-2-3)

 

Vedete il largo camminamento pedonale della zona urbanizzata presente sia a monte che a valle del ponte sulla Statale e noterete però che sul ponte manca il camminamento. C’è solo uno spazio ristretto di dimensioni tra gli 60 cm e 80 cm tra la riga bianca che determina la carreggiata della statale e il parapetto del ponte. (foto 4)

 

Immaginate l’ansia di una signora/re costretta a valicare il ponte con il bimbo nel passeggino mentre transitano due bilici uno nel senso opposta all’altro e lo spostamento che ne consegue. Di certo il fatto non è tranquillizzante e forse anche pericoloso.

 

Vedete anche ben chiaro che l’afflusso dell’acqua nel torrente sotto il ponte, a causa dell’ubicazione “ obliqua “ del suo unico pilastro centrale, con forti portate,  il flusso dell’acqua tende a trasferirsi verso il lato destro orografico. Per cui si può ragionevolmente dire che il pilastro centrale obliquo sotto il ponte non facilità l’afflusso d’acqua, anzi se l’acqua trascina ramaglie e materiale ghiaioso o massi il ponte è soggetto a facile intasamento.

 

Ed è quello che è successo durante l’alluvione dell’87. Il ponte si è otturato e l’acqua è tracimata sulla strada causando allagamenti sia sulla destra e sinistra orografica.  

 

Per di più l’impalcato del ponte sembra ridurre ulteriormente la luce dell’alveo ( da notare che originariamente il ponte era nato con una sola carreggiata, poi portata a due , aumentando la larghezza dell’impalcato e il pilastro trasversale su cui poggia) .  

 

Così pure è posato l’impalcato in ferro del ponte ciclabile a valle del ponte ferroviario riducendone l’area dell’alveo. Sono inoltre presenti alcuni accumuli di materiale immediatamente a valle dei detti ponti che possono ridurre notevolmente la portata in alveo anche con la fitta vegetazione presente in alveo e sugli argini.

 

Tutte queste problematiche sono state precedentemente portate a conoscenza alla precedente Amministrazione che aveva intrapreso concertazioni con i vari Enti interessati, proponendo alcune soluzioni idonee da adottare, però non andate in porto poiché cessato il suo mandato.

 

Ora la nuova Amministrazione potrebbe riprendere il percorso ( come meglio crede)  allo scopo di risolvere alcune problematiche del Poschiavino.

Ben inteso, ci vorrà il tempo necessario, poiché la così detta “ bacchetta magica “ è narrata solo nelle fiabe.

Tutto sommato si potrebbe suggerire, io credo, di fare quanto prima almeno una pulizia dell’alveo con l’asportazione della folta vegetazione, e dei materiali fermati presso la griglia a pettine adiacente alla statale.  

 

Ezio (Méngu)

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