Emergenza abitativa e lintegrazione socio-sanitaria: CGIL, CISL e UIL chiedono soluzioni concrete
CRONACA - 11 01 2025 - Redazione
I sindacati Cgil, Cisl e Uil, in una nota congiunta, hanno sollevato l'urgenza di affrontare due tematiche fondamentali che affliggono la provincia di Sondrio: l'emergenza abitativa e l'integrazione socio-sanitaria. La dichiarazione giunge a seguito di incontri con gli Uffici di Piano e con Asst Valtellina e Alto Lario, in vista della stesura dei Piani di Zona 2025-2027 e dell'attuazione, dal 1° gennaio 2025, del Piano di Sviluppo del Polo Territoriale (PPT). Le tre sigle sindacali, insieme alle categorie dei pensionati e del pubblico impiego, evidenziano come l'accesso alla casa stia diventando un problema sempre più critico. Non solo le fasce più fragili della popolazione, ma anche lavoratori e lavoratrici con un'occupazione stabile faticano a trovare un alloggio, aggravati dalla crescente destinazione delle abitazioni al turismo. "Per affrontare questa emergenza – dichiarano Cgil, Cisl e Uil – sarà necessario il coinvolgimento di molteplici attori, tra cui organizzazioni sindacali, datoriali, il terzo settore e l'Agenzia per la residenzialità pubblica, ma sarà fondamentale soprattutto il ruolo della politica". In particolare, i sindacati sottolineano la necessità di attrarre forza lavoro nella provincia, dato il costante calo demografico e l'invecchiamento della popolazione, con l'istituzione di un'Agenzia per la casa a livello provinciale, che possa gestire in maniera professionale e coordinata l'emergenza abitativa. Ancora più pressante, però, risulta il tema dell'integrazione socio-sanitaria. Tra le criticità elencate figurano la carenza di personale sanitario e sociosanitario, le liste d'attesa e l'accesso alle cure, con sempre più persone costrette a rivolgersi al privato o, peggio, a rinunciare alle cure per motivi economici. Cgil, Cisl e Uil evidenziano come le dimissioni protette, la presa in carico dei pazienti cronici, l'assistenza domiciliare e il funzionamento delle Case di Comunità con i Punti Unici di Accesso (PUA) rappresentino interventi prioritari e non più rinviabili. Preoccupazione è stata espressa anche in merito ai recenti cambi di vertice imposti da Regione Lombardia ai Direttori Generali di Asst Valtellina e Alto Lario e Ats Montagna. "Questi repentini cambiamenti – proseguono i sindacati – rischiano di compromettere la continuità delle Direzioni strategiche, fondamentali per una programmazione efficace e a lungo termine delle politiche sanitarie e sociali, soprattutto in un territorio già gravato da carenze croniche di personale". Cgil, Cisl e Uil concludono ribadendo il loro impegno a monitorare attentamente l'attuazione dei progetti presentati, per garantire che le promesse non restino solo su carta, ma si traducano in risultati concreti per il benessere dei cittadini e delle cittadine della provincia di Sondrio.
LASCIA UN COMMENTO:
DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.
0 COMMENTI