La cura delle strade di montagna

Il morto fogliame fa diga nelle canalette

deviando sulla strada la forza dell’acqua

dove scava la costa del bosco.

La foglia morta pare crosta di sporca mutanda,

sulla amata  strada che porta in montagna

e alla conca di Paradiso di Trivigno.

Nell’asfalto, buche da sfasciacarrozze,

colme d’acqua e di specchi di cielo

gridano a colui cui spetta la cura:   

Non vedi il mio cratere?

Osanni forse ciò che appare

nel grande Circo dimenticando  

la lorda canale di foglie

che ora riversa l’acqua libera  sulla strada

in mille rivoli sulla costa del bosco ?

Poca è la cura della quieta,

dolce, incantata montagna

che dà pace al bizzarro vivere 

di ogni giorno o è forse

 il soldo e l’immagine

che fanno da padrone ?

Conviene ricordare solo la violetta

che fa meraviglia nella Piazza

e il suo profumo si spande tra motori ,

e meno si gradisce salir per la montagna ?

Interrogati o Uomo,

e che sia impegno del fare la tua risposta.

Ezio ( Méngu )- dalla mia raccolta di poesie:  “La montagna ti guarda”