Sequestrati beni per un milione di euro: scoperta associazione a delinquere nel settore odontoiatrico
CRONACA - 09 10 2024 - Redazione
La Guardia di Finanza di Sondrio ha eseguito un sequestro preventivo di beni dal valore complessivo di circa un milione di euro nei confronti di tre persone indagate per associazione a delinquere. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Sondrio, ha portato alla scoperta di un'organizzazione criminale attiva nel comune di Grosio e dedita all'esercizio abusivo delle professioni di odontoiatra e igienista dentale. L'operazione, avviata nella primavera del 2023, ha visto i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Tirano svolgere una serie di appostamenti e raccogliere testimonianze cruciali, che hanno consentito di smascherare i tre indagati mentre operavano illegalmente in uno studio dentistico. Tra i reati contestati, oltre all'esercizio abusivo delle professioni (art. 348 c.p.), anche emissione di fatture false, omessa dichiarazione dei redditi, autoriciclaggio e indebita percezione di erogazioni pubbliche. L'organizzazione criminale, composta da un odontoiatra abilitato, un odontoiatra abusivo e un'igienista dentale non autorizzata, ha operato indisturbata dal 2021 fino al 2023. L'attività illecita, interrotta solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine, ha generato profitti per quasi un milione di euro, in gran parte non dichiarati al Fisco. Nel corso delle perquisizioni, i finanzieri hanno sequestrato strumenti utilizzati per l'attività odontoiatrica e una somma in contanti pari a 27.525 euro. Inoltre, è stata rinvenuta un'agenda manoscritta che descriveva nei dettagli l'intero giro di affari, compresa la suddivisione dei costi e dei proventi tra i membri dell'associazione. Il documento, insieme ai messaggi acquisiti forensicamente dagli investigatori, ha fornito prove decisive sulla gestione illecita dello studio. Secondo gli accertamenti, lo studio dentistico operava in modo da occultare la presenza degli abusivi, facendo fatturare solo una parte delle prestazioni all’unico odontoiatra autorizzato. Questo sistema di gestione ha permesso all’organizzazione di riciclare i proventi derivanti dalle prestazioni abusive. Non solo: uno degli indagati, nonostante svolgesse l’attività di igienista dentale in modo illegale, risultava percettore dell'indennità di disoccupazione (NASpI), godendo indebitamente dei benefici del welfare. La Procura di Sondrio, a seguito delle indagini, ha richiesto al G.I.P. il sequestro preventivo dei profitti illeciti, per un totale di 816.247 euro. Al momento, i finanzieri sono riusciti a sequestrare beni immobili e disponibilità finanziarie per circa 200.000 euro, con l’obiettivo di recuperare l’intero importo.
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