Barbara Nolo, astro nascente della pittura

Da un talento femminile ad un altro, e dopo aver dedicato spazio a Caterina Radi, loverina d'adozione, è la volta di Barbara Nolo Belina, un volto nuovo nel panorama della produzione artistica valtellinese.

La giovane d'origine tiranese, che il 6 giugno festeggia il suo compleanno, è ora domiciliata a Gavardo in provincia di Brescia. Già appasssionata di cavalli e occupata nel catering, si è data con successo alla pittura tanto da esporre di recente una sua collezione d'opere nella località bresciana, alla sala Bruni Conter del museo archeologico della Val Sabbia.

'DonnEmozioni, questo il nome della mostra, è una raccolta di dipinti in cui l'autrice esprime il suo lato introspettivo con un originale uso dei colori di varia tonalità e con la ricorrente e simbolica rappresentazione di foglie dorate. Esperienze vissute, impressioni, ricordi e stati d'animo trovano espressione nella creatività di Barbara che spiega come le pennellate sono sempre in verticale, quasi a rappresentare un percorso di rinascita effettuato con una dura risalita. Il denominatore comune dei lavori è senz'altro quella 'Giostra della speranza' che dà il titolo ad uno dei quadri in esposizione, quasi tutti realizzati l'anno scorso.

Ma è l'ultimo dipinto in ordine cronologico, 'Kintsugi', a segnare la conclusione del viaggio interiore. Il nome indica un'antica tecnica giapponese utilizzata per riparare le ceramiche danneggiate nella cerimonia del tè. Le linee di rottura, una volta ricomposte, vengono evidenziate con l'oro nel solco di una filosofia che della fragilità fa un punto di forza e di perfezione. Questo sta a significare che da una dolorosa ferita può sorgere una forma di rinascita spirituale ed umana. Una performance d'arte coinvolgente, che avrebbe sicuramente riempito d'orgoglio e soddistazione papà Pierangelo. 

Guido Monti