Francesco Tresoldi in mostra a Corteno Golgi

Promossa dalla  Pro Loco di Corteno Golgi, nella chiesa di San Martino, per i suoi “Cinquant’anni d’arte”, Francesco Tresoldi presenta una sua personale di circa venticinque opere. Opere che ripercorrono i momenti più significativi del suo cammino artistico iniziato con la prima personale nel 1969 e proseguito con l’allestimento di numerose mostre sia in Italia che all’estero: Parigi, New York, Providence, Monaco di Baviera, Budapest ecc.

Dal primo periodo degli “azzurri”, ritenuto dallo stesso Tresoldi il più importante per la sua evoluzione artistica, questa nuova mostra presenta opere dell’ultimo periodo realizzate con una tecnica a dir poco personale e con  una mediazione coloristica rivolta senza eccezione alla ricerca della luce nel soggetto sia paesaggistico che di vita quotidiana, strada intrapresa da Tresoldi da oltre cinquant’anni. Dedicandosi anche a scritti d’arte, una sua ricerca biografica sulla vita di Michelangelo Merisi, apprezzata da molti studiosi e recensita da numerosi quotidiani e riviste specializzate, ha trovato compimento nel 2006 nella pubblicazione del libro “Caravaggio, ipotesi e realtà'” edito dalla Grafica&Arte Bergamo.
 

 “Vorrei credere di essere riuscito dall’inizio della mia prima mostra nel 1969 di Romano di L. a trasmettere agli appassionati dell'arte e non, il senso espressivo della mia pittura e un po’ di quella che è sempre stata la mia passione per l'arte. Questa nuova mostra può essere ancora oggi, un nuovo punto di incontro per chi volesse conoscere ed apprezzare quelle che sono state le mie esperienze artistiche”

La Chiesa di San Martino Franco, edificata su una collina in località Piazza, da cui si gode un’ottima vista sul Baitone e sull’Adamello, che ospita la mostra del pittore Francesco Tresoldi, è stata la prima parrocchiale di Corteno Golgi. L’architettura della chiesa è in stile romanico, come molte altre in Valcamonica. Accanto si erge un piccolo campanile dotato di una campana del 1515. All’interno l’unica navata è sorretta da semplici capriate di legno, mentre il pavimento è ricoperto da lastroni di pietra. Sulle pareti sono conservati alcuni pregevoli affreschi