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LE PAROLE DI UNA VOLTA: "Al luff", IL LUPO

CULTURA E SPETTACOLO - 31 01 2014 -

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/ "Spirit-Fire" flickr.com (cc)
"Spirit-Fire" flickr.com (cc)
E' una lunga e complicata storia quella del lupo, uno degli animali più presenti nei boschi della provincia di Sondrio, per secoli.  Per tanto tempo il lupo è stato considerato una bestia pericolosa per l'uomo, ma soprattutto per le greggi di pecore. Il fatto è che il lupo cacciava in branchi, accerchiando la preda in modo da impedirle la fuga. Per tutto l'Ottocento l'animale è stato cacciato in modo spietato fino a provocarne l'estinzione. Ora però dopo tanti anni lo "spauracchio" riappare qua e là nei boschi.  A volte a qualcuno capita di incontrarlo faccia a faccia. Lui però se ne va, quatto quatto, dopo un'occhiata furtiva all'intruso... come se non avesse visto nulla. In realtà la pericolosità del lupo è relativa: l'uomo non è una sua preda, non fa parte della sua dieta... Ora qualche considerazione essenziale: in Lombardia il lupo si chiamava "Luff" e la Lupa "Lua". Da non dimenticare che alla "u" italiana corrisponde la "u" lombarda nei nostri dialetti. Fino ai primi anni del Novecento, il disturbo alimentare che attualmente chiamiamo "bulimia", lo si chiamava "Male della Lupa", in dialetto, "Mal da la Lua. Un po' scherzosamente a bambini che continuavano a mangiare si diceva, anni fa... "ghe't al mal da la lua?" Il lupo era visto naturalmente come un animale feroce che faceva un solo boccone di tutto ciò che gli capitava a tiro. Un detto sottolinea: "l'invèran i l'ha mai mangiàda i luff", significa che l'inverno non si sa mai quando può finire veramente. I dizionari sono pieni di modi di dire che riguardano il lupo. Per noi bambini, il lupo era uno spauracchio: "varda ca'l riva al luff e 'l ta mangia"; si diceva ai bambini capricciosi. Intanto l'animale negli ultimi dieci anni lo si può incontrare durante una tranquilla passeggiata in montagna. Certo non è così facile: i lupi non girano mai in pieno giorno, piuttosto passeggiano al mattino presto, all'imbrunire o anche di notte. Anni fa, ne è stato avvistato uno dalle parti di Bianzone, lungo la SS 38, da un automobilista. L'animale correva a gambe levate, forse abbagliato dalle luci dell'auto. Accadde nel mese di febbraio, in piena notte. Correva in direzione di Sondrio. Vista la macchina, il lupo si dileguò nei campi vicini alla statale.

Giac

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