Toponomastica Locale: VALPILASCA
CULTURA E SPETTACOLO - 18 01 2014 -
La Valpilasca è uno dei torrenti che scendono dai contrafforti delle Retiche a Villa di Tirano. Scarica le sue acque nella grande Roggia o, "Rugia" in dialetto, che attraversa Villa, non appena raggiunge il piano. La si chiama a volte "Rugia Granda": raggiunge l'Adda nei pressi del vecchio argine dell'Adda nelle vicinanze della località Bertagna e dei prati chiamati "Piano di Bianzone", a Ovest del paese. Questa roggia è tuttora un vero e proprio canale collettore di tutti i torrenti villaschi, oltre che altre rogge, della sponda destra del fiume Adda. Valpilasca è anche il nome della contrada di Villa di Tirano attraversata dal torrente. Il nome del toponimo deriva dalla parola "pila" che è dovuto al fatto che in paese, lungo il corso della Valpilasca, esistevano delle pile per levare il guscio delle castagne secche oppure altre operazioni. Mossi dalla forza idraulica del torrente, a movimento alternato, le pile funzionavano come due grandi martelli: "pestavano" le castagne fino a quando il guscio secco si staccava dal frutto. In senso figurato, quando due persone non andavano mai d'accordo si diceva "i è come duu pili", nel senso che una diceva sempre il contrario dell'altra. Fino alla seconda metà dell'Ottocento sul torrente Valpilasca esisteva anche la "Folla" o "Fula" in villasco, anch'essa alimentata con l'acqua del torrente. Molti anni fa, quando le mucche venivano portate all'abbeveraggio al torrente, una volta accadde che gli animali non volevano bere: insomma "Li usmava, ma li beveva miga". In seguito, ispezionando a monte il torrente si trovò nelle acque della Valpilasca un animale putrefatto che evidentemente inquinava l'acqua. Il fatto è che gli animali hanno un odorato molto migliore del nostro: nelle loro condizioni di vita, naturalmente, questo è più che necessario. Giac
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1 COMMENTI
01 06 2014 16:06
Amedeo
Sono cresciuto in Valpilasca, ma non mi risulta vi fossero installati opifici funzionanti ad acqua; fatto conprovato dalla esigua portata della valle Pilasca. Questa valle prima del 1817 scaricava nell' Adda come anche la val Sonvico e val Maggiore. Dopo tale data venne realizzato la roggia denominata " Roggia dei Rossi", la quale derivava e deriva dal torrente Poschiavino le acque necessarie alla funzionalità dei numerosi opifici "in parte esistenti e funzionanti"; in seconda istanza la roggia raccoglie "anche" le acque rimanenti delle valli del versante retico. Secondo il parere di anziani autorevoli, quella che chiamate " rugia granda ", era il tratto dopo la traversa Campagna, dopo l' innesto della Roggia Borserini, di fatto in quel punto collettavano tutte le Rogge ed l' elis detto anticamente "Ram" ed ora chiamato Maggi. Chiarito il dovuto, ringrazio "Giac" per la passione e generosità. Cordialmente, Amedeo