193 treni cancellati in un mese: la Milano-Tirano al centro del dibattito regionale
ECONOMIA E POLITICA - 16 11 2024 - Redazione
Varenna si è trasformata ieri nel cuore del dibattito sulla linea ferroviaria Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, un’infrastruttura cruciale per il territorio lombardo e per l’imminente sfida delle Olimpiadi invernali 2026. Nella sala polifunzionale di via Roma, si è tenuto un convegno organizzato dal gruppo regionale del Partito Democratico per discutere le problematiche e il futuro di questa linea, che unisce esigenze turistiche, pendolari e sfide infrastrutturali. I dati presentati durante il convegno parlano chiaro: tra il 9 settembre e il 4 ottobre 2023, la linea ha registrato 193 treni cancellati e il 54% dei convogli in ritardo fino a 15 minuti. Problemi che pesano su una rete lunga 165 chilometri, considerando anche il tratto Colico-Chiavenna, e che ospita un flusso crescente di viaggiatori, come dimostra il triplicarsi dei passeggeri a Varenna negli ultimi due anni. Con un investimento di 312 milioni di euro già stanziati per interventi straordinari – come l’eliminazione di 17 passaggi a livello su 61, la costruzione di sottopassi e il miglioramento delle stazioni – la linea è al centro di un’attenzione senza precedenti. Tuttavia, secondo Gian Mario Fragomeli, consigliere lecchese del PD, questi sforzi non devono fermarsi con il 2026. “Le Olimpiadi sono un traguardo, ma questa linea è fondamentale per un territorio che ha bisogno del trasporto pubblico per crescere e svilupparsi,” ha affermato Fragomeli, sottolineando l’importanza di mantenere alta l’attenzione sugli investimenti anche dopo il grande evento. La Milano-Tirano, che attraversa paesaggi montani e collega zone considerate “aree interne”, ha una duplice funzione: rispondere al crescente flusso turistico verso la Valtellina e servire i pendolari locali. Tuttavia, l’attuale configurazione a binario unico tra Lecco e Tirano rappresenta un collo di bottiglia, causando ritardi che si amplificano lungo tutta la rete. La proposta del PD include quindi l’avvio di progetti a lungo termine, come i raddoppi selettivi del binario, per migliorare la puntualità e ridurre i tempi di percorrenza. La scelta di Varenna come sede del convegno non è stata casuale. Organizzatori e partecipanti – tra cui l’assessore regionale ai trasporti Franco Lucente, rappresentanti sindacali e dei pendolari – hanno voluto portare il dibattito regionale nel cuore del territorio interessato. “Discutere di questa linea a Varenna, anziché in una sala del Pirellone a Milano, significa avvicinare il dibattito ai cittadini e dare un segnale di attenzione concreta,” ha aggiunto Fragomeli. Nonostante i progressi in corso, la sfida più grande resta immaginare un futuro sostenibile per la linea ferroviaria dopo il 2026. Il PD ha ribadito la necessità di un piano strategico che vada oltre gli interventi legati alle Olimpiadi, consolidando questa infrastruttura come motore di sviluppo per la Lombardia settentrionale.Numeri critici e interventi urgenti
Una rete complessa tra turismo e pendolari
Un convegno “sul territorio”
Il futuro dopo il 2026
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