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Assolto l'ex sindaco di Valdidentro Ezio Trabucchi

ECONOMIA E POLITICA - 26 05 2018 - Ex Giunta Municipale di Valdidentro

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/ezio trabucchi

Nell’estate 2013, al terzo mandato da Sindaco di Valdidentro, Trabucchi Ezio obbliga tutti i suoi concittadini a falciare i prati, dopo anni di incuria. Occorre cercare di prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico e migliorare l’ambiente per qualificare, anche
in questo modo, l’offerta turistica del comune dell’Alta Valle.

 

Nonostante “il cambio di abitudini” prescritto ai cittadini, il risultato è molto positivo perché quasi il 99% della popolazione adempie all’obbligo. Vi è però un problema che deve essere affrontato con una soluzione definitiva: lo smaltimento del fieno. I cittadini infatti sono in difficoltà: c’è chi lo utilizza per il bestiame, ma si tratta di pochi cittadini e/o imprese agricole; c’è chi lo lascia sul prato falciato e chi lo abbandona sul territorio. C’è chi lo brucia; però il rischio di qualche incendio “è dietro l’angolo”.

 

Si decide allora di istituire un servizio a favore dei cittadini, i quali potranno conferire il fieno in un’area idonea, fuori dai centri abitati, e il fieno sarà bruciato a cura dalla Cooperativa Sociale di Valdidentro, in forza di una Convenzione con il Comune.
E’ anche una questione di risparmio di soldi pubblici perché conferire il fieno in discarica costa dai 25.000 ai 30.000 euro all’anno e l’Amministrazione non vuole gravare di questo costo il bilancio comunale.


Nell’estate del 2016 tutto è pronto: il fieno verrà bruciato due o tre volte alla settimana per non accumularlo eccessivamente. Interviene però il Comandante di allora della Forestale di Bormio, Fabio Cantoni, il quale ritiene che il fieno sia un rifiuto e che non possa essere bruciato. Prescrive, attraverso un provvedimento del settembre 2016, che il fieno venga conferito in discarica e il ripristino dei luoghi entro 30 giorni.

 

L’ex Sindaco Trabucchi non ottempera a questa prescrizione in quanto, a suo parere (è anche avvocato) nonché a giudizio del Direttore del Consorzio Forestale, Antonio Rudini, il materiale risultante da sfalci non è un rifiuto e può essere bruciato, ai sensi della normativa vigente e di una giurisprudenza ormai consolidata.
Si apre un “braccio di ferro” tra Trabucchi e Cantoni; quest’ultimo manda tutto in Procura della Repubblica. Pochi mesi dopo, viene emesso un Decreto Penale di condanna all’ammenda di €. 7.500,00 a carico del Comune di Valdidentro.

 

Siamo nel maggio 2017, ad un mese dalla scadenza del mandato del Sindaco Trabucchi, il quale però non ci sta. Propone infatti alla sua Giunta di non piegarsi e di opporsi al Decreto Penale di Condanna anche se questo comporterà inevitabilmente un processo penale a carico dello stesso Trabucchi, chiamato a risponderne a titolo personale.
Il Sindaco attuale di Valdidentro, in un Consiglio Comunale, stigmatizza il comportamento del suo predecessore, il quale “è finito a processo”.


E il processo si tiene avanti il Tribunale di Sondrio il 25 maggio. Ezio Trabucchi, difeso dall’ avv. Tecla Andreola, sua collaboratrice di Studio, spiega le ragioni dell’Amministrazione Comunale di Valdidentro, da lui guidata sino all’anno scorso. Il rappresentante della Pubblica Accusa si convince della fondatezza della difesa dell’imputato e ne chiede l’assoluzione piena.

 

Il Giudice, Dott.sa Barbara Della Nave, sentenzia: l’ex Sindaco Ezio Trabucchi va assolto con ampia formula liberatoria perché il fatto non costituisce reato. Si chiude così una vicenda che pare a molti un po’ assurda e surreale.
All’uscita del Tribunale, l’ex Sindaco Trabucchi si limita a dichiarare: “Abbiamo tenuto la schiena dritta e, ad un certo punto, vi è stata una sorta di accanimento nei confronti dell’Amministrazioni Comunale ed anche nei miei confronti. Del Comandante Cantoni non mi interessa parlare: che si goda la pensione!”.

 

Ex Giunta Municipale di Valdidentro
(mandato amministrativo 2012-2017)

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