
Attenzione, i dazi di Trump riguardano anche noi!
ECONOMIA E POLITICA - 01 04 2025 - Guido Monti
Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io. Occorre davvero rispolverare questo antico detto proverbiale di fronte agli espliciti provvedimenti, solo apparentemente bizzarri, adottati da Donald Trump. La spada di Damocle dei dazi che il presidente statunitense vuole imporre all’Unione europea, ormai sua ex alleata, pende pure sulla provincia di Sondrio e nel caso queste misure venissero effettivamente applicate ci sarebbero consistenti perdite anche per l’export delle imprese lombarde, e in particolare di quelle valtellinesi e valchiavennasche che, come riportato da IntornoTirano, hanno registrato un ottimo andamento nel 2024. In una mozione presentata dai consiglieri del Pd in occasione della seduta del consiglio comunale di Sondrio tenuta questa settimana, è stato messo in rilievo che in effetti le recenti minacce di imposte più elevate rivolte all’Ue da parte degli Stati Uniti rischiano di colpire soprattutto le aziende lombarde, le prime in Italia per export verso gli Usa, i quali rappresentano il secondo mercato di destinazione dei prodotti italiani dopo la Germania. L’interscambio commerciale tra Lombardia e USA vale infatti più di 19 miliardi di euro, oltre 14 dei quali provengono dall’export che, nell'ultimo decennio, è cresciuto dell' 8.7%. I settori produttivi lombardi che registrano il maggiore export negli Usa, circa il 50% del totale, sono la meccanica con oltre 3 miliardi, la moda con più di 2, i metalli con 1,8 e il settore alimentare con 855 milioni di euro. Particolarmente esposte verso gli Stati Uniti sono la città metropolitana di Milano, con oltre 4 miliardi di euro di export, e le province di Bergamo con più di 1,3 miliardi e di Brescia con 1,15. Seguono Monza con circa 800 milioni, Varese con 650, Cremona, Lecco e Como con oltre 300, Mantova con 250, Pavia con 100, Lodi a quota 58 e Sondrio, fanalino di coda con 46 milioni. A parere della società di consulenza Prometeia l’introduzione di eventuali dazi potrebbe determinare un -16% per l’export italiano. Pertanto è indiscutibile associarsi alla mozione dei consiglieri sondriesi del Pd che chiedono al sindaco Scaramellini e alla sua giunta di segnalare al presidente di Regione Lombardia Fontana, alla premier Meloni e a tutto il Governo italiano la forte preoccupazione, oltre alla netta contrarietà, verso la guerra dei dazi che gli Usa a guida Trump, non potendo invaderci come ha fatto Putin con l'Ucraina, sta per far scoppiare contro l’Europa e l’Italia. Giusto e doveroso invitare la Regione Lombardia a mettere in moto ogni iniziativa utile a contrastare questa minaccia e ad adottare le misure necessarie a sostegno delle nostre imprese e del tessuto produttivo lombardo. I dazi, come ha opportunamente sottolineato Michele Iannotti, segretario provinciale del Pd, comporterebbero la perdita di 8 milioni di euro per l’export della provincia di Sondrio e per le sue imprese, una ricaduta assai pesante per l’intero sistema economico provinciale già pericolosamente in bilico. Ma l'intera Ue è chiamata a dare una risposta chiara e decisa al presuntuoso imperatore americano che, da effettivo buon affarista quale è, oltre a rischiare di mettere a repentaglio diverse filiere europee ha fiutato i vantaggi che potrebbero derivargli dall'acquisizione della Groenlandia, territorio danese ricco di materie prime e corridoio strategico per i commerci internazionali adesso che i cambiamenti climatici rendono più facilmente accessibile il passaggio nel Mar Glaciale Artico. Eh sì, da certi falsi amici è proprio il caso che l'Europa se ne guardi per conto suo senza scomodare il Padreterno. Guido Monti
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