Ex Cinema Italia, rettifica sulle dichiarazioni pubbliche della candidata sindaco Stefania Stoppani
ECONOMIA E POLITICA - 28 05 2024 - Egidio Trisolini
Mi trovo a dover fare chiarezza rettificando quanto affermato dalla Signora Stefania Stoppani in occasione del confronto fra i tre candidati alla carica di Sindaco del comune di Tirano alle prossime elezioni del 8/9 Giugno che si è tenuto martedì a nell’Auditorium Trombini Tirano. Intervengo in veste di presidente pro tempore della Fondazione Camagni, in quanto sono rimasto sorpreso quando, nell’esporre le sue proposte circa le possibili destinazioni del fabbricato Ex Cinema Italia la signora ha attribuito o quantomeno ha lasciato intendere che la vendita del compendio immobiliare ad uso negozio prospicente la piazza Marinoni a un soggetto privato sia stata fatta dall’amministrazione comunale uscente, lamentando cosi possibili limitazioni allo sviluppo degli interventi sul rimanente complesso immobiliare. Questa affermazione è errata in quanto la vendita di questa porzione immobiliare è stata decisa dal comitato di gestione della Fondazione Camagni ( che è nominato dai delegati di 18 comuni) nel corso del 2018, ed effettuata nel 2019. E’ necessario innanzitutto fare una doverosa premessa per comprendere le ragioni che hanno portato a questa decisione. Dagli anni '20 del secolo scorso e sino alla fine degli anni '70, la fondazione gestiva l’orfanotrofio di Via Visconti Venosta per tutto il mandamento di Tirano e l'alta Valtellina, accogliendo i numerosi orfani della Prima e Seconda guerra mondiale. Successivamente ha operato a supporto delle esigenze in emergenza di affido dei bambini dei Comuni del comprensorio. In seguito, con lo sviluppo dell'assistenza pubblica, questi bisogni territoriali trovarono altre collocazioni e l'attività della Fondazione si ridusse al mantenimento di colonie estive per ragazzi e disabili nell’immobile di proprietà in località Trivigno con il conseguente drastico calo delle entrate economiche, essendo venuto meno l'interesse e quindi le contribuzioni dei Comuni del comprensorio . Il palazzo Visconti Venosta è quindi inutilizzato da almeno trent'anni, e da almeno quaranta non sono stati effettuati interventi conservativi; al contrario, poco più di quattordici anni fa, sono stati realizzati dei saggi sulle solette per la valutazione di un intervento di riconversione, mai concretizzato, a causa dell'abbandono del progetto da parte degli enti che lo avevano proposto. (Tali operazioni hanno causato distacchi parziali degli intonaci, e il taglio dissennato dei pregevoli pavimenti in legno). Su questo immobile sono stati effettuati quindi dei piccoli interventi di manutenzione per far fronte a problematiche contingenti; interventi più importanti ovviamente saranno da considerare in relazione alla destinazione futura del compendio stesso. E’necessario un intervento conservativo complesso ed economicamente rilevante, realizzabile soltanto in un contesto di progettualità di destinazione che la Fondazione non era in grado di gestire autonomamente. Il fabbricato di Trivigno, pur versando anch'esso in condizioni di degrado, richiede sicuramente un impegno meno gravoso al fine di consentirne una qualche utilità per il perseguimento degli scopi istituzionali. Il complesso immobiliare Ex Cinema Italia, in evidenti condizioni di degrado, è stato per anni bloccato in un contenzioso estremamente complesso con una Sociètà privata e nell’oggettiva difficoltà per la Fondazione quasi priva di entrate di poter affrontare le continue e necessarie manutenzioni ordinarie. Si sono quindi valutate diverse opzioni per uscire da questa difficile situazione, per giungere infine alla scelta, nel 2018, di vendere la porzione del complesso ex cinema Italia prospicente la piazza Marinoni ,coincidente con parte del negozio attuale e la porzione ex Battaglia, con delle prescrizioni vincolanti al fine di non compromettere eventuali interventi sul complesso stesso e di donare l’intero restante blocco al Comune di Tirano da destinare a una funzione e fruizione pubblica. La vendita si è concretizzata nel maggio del 2019, mentre l’atto di donazione al comune nel dicembre del 2020. La Fondazione in tal modo è riuscita a reperire parte dei fondi che consentiranno il recupero dell’immobile in Trivigno e quindi di proseguire la sua funzione mettendo a disposizione l'immobile a comunità, oratori, scolaresche... per fruire di soggiorni in montagna in un bel contesto ambientale. Egidio Trisolini
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