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Frontalieri e telelavoro: Raggiunta l'intesa tra Mef e sindacati

ECONOMIA E POLITICA - 24 07 2024 - Redazione

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/Frontalieri e telelavoro: Raggiunta l'intesa

Si è svolto ieri presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) l'incontro risolutivo con le organizzazioni sindacali riguardante la questione dei frontalieri e il telelavoro.

 

All'incontro hanno partecipato il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti e i rappresentanti sindacali Giuseppe Augurusa (Cgil Frontalieri), Rossella Marinoni (Cgil Nazionale), Marco Contessa (Cisl Frontalieri), Ignazio Ganga (Cisl Nazionale) e Pancrazio Raimondo (Uil Frontalieri).

 

Con reciproca soddisfazione, l'accordo raggiunto pone fine a una lunga discussione in materia e prevede, tra l'altro, il mantenimento del carico fiscale precedentemente in vigore per i cosiddetti "vecchi frontalieri" dei comuni entro 20 km dal confine. Ulteriori questioni trattate durante l'incontro includono la retribuzione convenzionale e il contributo statale ai comuni, i cosiddetti ristorni.

 

L'auspicio condiviso è che tale accordo possa essere recepito con urgenza sotto il profilo legislativo, garantendo così una regolamentazione stabile e chiara per tutti i lavoratori frontalieri coinvolti.

 

Le Riflessioni dell'On. Mauro Del Barba

L'Onorevole valtellinese Mauro Del Barba ha espresso le sue considerazioni riguardo l'accordo raggiunto, evidenziando come il Mef abbia dovuto rivedere le proprie posizioni e riconoscere le ragioni dei frontalieri, specialmente quelli della Provincia di Sondrio. Del Barba ha sottolineato che, nonostante ci siano voluti mesi per arrivare a un risultato che doveva essere scontato, il compromesso raggiunto può essere considerato positivo al 100% per i lavoratori coinvolti.

 

Secondo Del Barba, il Mef aveva commesso un errore nel rispondere alla sua interrogazione senza creare immediatamente un tavolo di discussione con la Svizzera, che si era mostrata subito disponibile a trattare. Ora, il Ministro Giorgetti ha il compito di emanare il Decreto Legge che ripristinerà la situazione fiscale stabilita con la risoluzione firmata da Del Barba e la circolare dell'Agenzia Entrate 38/E del 2017. In pratica, i vecchi frontalieri torneranno a pagare le tasse esclusivamente in Svizzera, come previsto dagli accordi precedenti.

 

Del Barba ha dichiarato che manterrà attiva la sua risoluzione in Commissione Finanze della Camera finché il Decreto non sarà emanato e convertito, per garantire il pieno ripristino della legalità. Ha aggiunto che il compromesso attuale, pur salvaguardando la parte economica per i frontalieri della Provincia di Sondrio, introduce una complicazione burocratica accettabile, con il 20% delle tasse svizzere da versare in Italia.

 

Un altro punto critico, secondo Del Barba, riguarda i ristorni ai comuni di provenienza, che non saranno completamente attuati. Tuttavia, ha riconosciuto il valore del compromesso raggiunto, lodando il lavoro dei sindacati che, come nel 2017, hanno sostenuto l'azione politica con negoziati seri e ragionevoli, portando anche i dirigenti più ostinati del Mef a riconoscere i propri errori. In conclusione, Del Barba ha suggerito che, se il compromesso verrà attuato, meriterà di essere celebrato con un brindisi collettivo con un buon vino valtellinese o valchiavennasco.

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