Il Nord chiede risposte, Crosio: "Penalizzati dalle misure del Governo"
ECONOMIA E POLITICA - 25 01 2025 - Redazione
In un contesto politico nazionale che sembra trascurare il Settentrione, “Patto per il Nord” lancia un appello deciso ai partiti di Governo. L’associazione, nata dall’eredità della Lega Nord, attraverso il suo referente Jonny Crosio, chiede di riportare la “questione settentrionale” al centro dell’agenda politica, denunciando misure governative che penalizzano famiglie e enti locali delle regioni del Nord. Le ultime leggi di bilancio evidenziano una distribuzione delle risorse che, secondo Crosio, avvantaggia il Sud a scapito del Settentrione. Tra i casi citati, l’aliquota IVA al 22% sui consumi civili di gas superiori a 480 metri cubi, che colpisce in particolare le famiglie del Nord, costrette a sostenere costi più elevati a causa delle rigide condizioni climatiche. A questo si aggiunge il “Fondo nazionale reddito energetico”, con una ripartizione di risorse che assegna 160 milioni di euro al Sud e solo 40 milioni al Nord. «Fiscalmente, nel freddo Nord paghiamo anche i risparmi del più caldo Sud», ha sottolineato Crosio, evidenziando un trattamento iniquo nella gestione delle politiche energetiche. A subire le maggiori conseguenze delle politiche del Governo sono anche i piccoli comuni del Nord, che vedranno una drastica riduzione dei fondi disponibili. Dal 2025 al 2029, i tagli complessivi ai comuni italiani ammonteranno a 3,2 miliardi di euro, cifra destinata a salire a 5 miliardi tra il 2030 e il 2037. La scure dei tagli colpirà soprattutto le realtà sotto i 5.000 abitanti, prevalentemente concentrate nel Settentrione. Nella provincia di Sondrio, ad esempio, ben 71 comuni rientrano in questa fascia, di cui 30 con meno di mille abitanti. Questi piccoli centri vedranno azzerati i fondi previsti dal D.L. Crescita 34/2019, destinati alla messa in sicurezza di scuole, strade e patrimoni comunali, nonché all’efficientamento energetico. «I sindaci faticano sempre più a far quadrare i bilanci», denuncia Crosio. «E il fenomeno dell’impoverimento sociale cresce a vista d’occhio: molte famiglie rinunciano alle cure mediche, perché la sanità è ormai inaccessibile per i meno abbienti». Di fronte a questa situazione, “Patto per il Nord” esorta i rappresentanti regionali e parlamentari ad abbandonare la retorica e ad agire concretamente per il territorio. Crosio invoca una gestione equa delle risorse pubbliche e il recupero di parte del residuo fiscale – oltre 50 miliardi di euro – per rispondere alle esigenze dei cittadini del Nord. Un’ulteriore preoccupazione riguarda il “Fondo concorso finanza pubblica”, che potrebbe diventare uno strumento per attingere alle risorse del Settentrione per risanare i conti nazionali, con il rischio di ripetere gli squilibri già visti con il Patto di Stabilità. «I cittadini dei comuni virtuosi del Nord continueranno a pagare il prezzo delle inefficienze altrui», afferma Crosio. «Nel 2024, i comuni siciliani non hanno riscosso tributi locali per 1,4 miliardi di euro, mentre i municipi settentrionali saranno costretti ad aumentare le tasse per garantire i servizi essenziali». Concludendo il suo appello, Crosio ha ribadito l’importanza di rimettere al centro del dibattito politico la questione settentrionale. «Non possiamo limitarci alle passerelle preolimpiche in Alta Valtellina», ha detto. «Chiediamo ai nostri rappresentanti di passare dalle parole ai fatti concreti, per sostenere le nostre famiglie e i nostri comuni».Misure fiscali e energetiche: il Nord paga il conto
Enti locali in sofferenza: tagli e difficoltà crescenti
Un appello alla politica: fatti concreti, non parole
La “questione settentrionale” deve tornare centrale
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