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Perché Elon Musk vuole una Mega Europa

ECONOMIA E POLITICA - 05 02 2025 - Guido Monti

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/Elon Musk

America first, Europa first. Elon Musk intende dettare l'agenda politica mondiale e si lancia in un azzardato risiko per conquistare il globo terrestre pezzo dopo pezzo. Dopo essere riuscito a entrare nello staff governativo statunitense occupando la guida del dipartimento per l'efficienza governativa, creato apposta per lui, il tycoon sudafricano adesso guarda oltre l'Atlantico. Le proprie dichiarazioni di intenti sono state messe nero su bianco sulla sua piattaforma X con lo slogan 'da Maga a Mega, rendiamo l'Europa di nuovo grande!', che ricalca il 'Make America Great Again' di Donald Trump, e l'esplicito invito rivolto ai cittadini europei ad aderire all'appello. Il post ha superato rapidamente 50 milioni di visualizzazioni, raccogliendo ovviamente l'incondizionato sostegno dei 'Patrioti per l'Europa' alla vigilia del loro summit in programma a Madrid. 

 

L'interesse dell'eccentrico multimiliardario verso l'Europa non giunge all'improvviso perché lui punta da tempo al Vecchio Continente e non a caso si è intromesso a più riprese nella politica europea, in particolare in tema di immigrazione e di regolamenti ambientali. Ha infatti appoggiato il partito tedesco di estrema destra anti-immigrazione Alternative für Deutschland (AfD) e ha scritto su X che gli Stati Uniti dovrebbero liberare il Regno Unito dal suo governo tirannico, sostenendo apertamente il British National Party, schieramento neofascista e suprematista bianco. Inoltre non va scordata l'incursione nelle vicende di casa nostra, col perentorio invito ad andarsene rivolto alle toghe colpevoli di indebite ingerenze nella questione degli immigrati spediti in Albania. Oltre alle mire espansionistiche Musk ha pure degli interessi economici per introdursi nelle faccende europee, soprattutto adesso che la Commissione europea, infastidita dal post del megalomane americano, ha deciso di intensificare le indagini sulla liceità degli algoritmi della piattaforma, sottolineando che le misure adottate sono indipendenti dalle posizioni politiche del suo patron, in quanto rientrano nell’applicazione delle normative vigenti. Se dovesse emergere che X viola le regole internazionale la Commissione europea potrebbe comminare una multa fino al 6 per cento del fatturato globale della piattaforma o addirittura sospenderla sul territorio europeo. 

 

La pressione è alta soprattutto ora che le manipolazioni algoritmiche stanno pompando contenuti di estrema destra in vista delle imminenti elezioni politiche in Germania e che Musk si è dichiaratamente schierato con l'AfD neonazista e ha persino intervistato in diretta la leader del partito Alice Weidel. La Germania è anche il Paese dove il patron di X ha un'enorme fabbrica Tesla, seppure in calo di vendite, per la quale sta pianificando una controversa espansione. L'influenza del magnate è tale da essere  stata fondamentale nel corso delle elezioni negli Usa: non solo ha donato miliardi di dollari per sostenere Trump, ma ha anche creato un'autentica campagna elettorale su X, modificando gli algoritmi a suo piacimento. In effetti nell'agosto 2024 un gruppo per i diritti umani e le libertà civili con sede negli Stati Uniti ha scoperto che le affermazioni false o fuorvianti di Musk sulle elezioni statunitensi erano state visualizzate quasi 1,2 miliardi di volte su X. 

 

Non è da escludere l'ipotesi che il miliardario replichi uno schema simile in Europa e che quelli intrapresi siano soltanto i primi passi in tale direzione. Tutto sta a vedere se la mossa di Musk sia semplicemente una delle sue solite sortite oppure nasconda un vero e proprio progetto politico. L'Ue è avvisata e viene chiamata a un'attenta vigilanza e ad azioni condivise per impedire l'inammissibile invadenza d'oltre oceano.    

 

Guido Monti - responsabile del Comitato provinciale per l'Europa di Sondrio  

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