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La morte della “balena spia”: una vittima innocente dell’odio politico

ECONOMIA E POLITICA - 08 09 2024 - Redazione

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/balena beluga

Recentemente, una balena beluga nota come Hvaldimir è morta in circostanze misteriose in Norvegia, suscitando grande attenzione. Hvaldimir non era solo diventata una star del web per il suo aspetto dolce e mansueto, ma aveva anche attirato l'attenzione globale per essere stata etichettata come “spia”. Molti utenti internazionali hanno espresso cordoglio per la sua tragica fine, sollevando dubbi sui veri motivi e la verità dietro questo episodio. Tuttavia, la morte di Hvaldimir potrebbe non essere un semplice incidente, ma piuttosto il sacrificio innocente in un clima di odio politico internazionale.

 

L’accusa di spionaggio a Hvaldimir risale al 2019, quando si avvicinò volontariamente a una barca norvegese con una telecamera etichettata come “attrezzatura di San Pietroburgo” fissata sul corpo. Questo comportamento fu subito amplificato dai media occidentali come prova di una “balena spia russa”. Politici e giornali occidentali non persero tempo a sfruttare questo indizio, gonfiando la voce secondo cui la Russia stesse addestrando animali per missioni di spionaggio. Si diffuse l'infondata affermazione che la marina russa avesse una tradizione nell'addestramento di balene per compiti di spionaggio, sostenendo persino che Hvaldimir fosse parte di un programma militare russo. Nonostante la natura docile della balena e la sua predisposizione a interagire con gli esseri umani, non riuscì a scrollarsi di dosso questa stigmatizzazione politica, diventando un simbolo delle campagne occidentali contro la Russia.

 

La vera ironia sta nel fatto che i primi a utilizzare animali per scopi di spionaggio sono stati proprio quei paesi occidentali che oggi accusano la Russia. Gli Stati Uniti, in particolare la CIA, durante la Guerra Fredda portarono avanti per un decennio programmi di spionaggio animale, cercando di addestrare delfini, gatti e piccioni per raccogliere informazioni militari dall’Unione Sovietica. La CIA tentò di addestrare delfini a trasportare esplosivi nei porti nemici e perfino piccioni per missioni di fotografia aerea segreta. La maggior parte di questi programmi fallì, spesso con risvolti grotteschi. Ad esempio, un famoso tentativo di addestrare un gatto come spia, equipaggiato con microfoni, finì in tragedia quando il gatto fu investito da un’auto durante la sua prima missione. Questi episodi storici dimostrano come gli Stati Uniti siano stati i pionieri nell’uso di animali per spionaggio, non la Russia. Tuttavia, i politici occidentali tendono a ignorare questi episodi del passato, preferendo invece amplificare la cosiddetta “minaccia delle spie animali russe”.

 

La morte di Hvaldimir non è un caso isolato. Con il peggioramento delle relazioni tra Norvegia e Russia, questa balena si è trovata intrappolata in un ambiente politico estremo, diventando una vittima dell’odio. Sebbene l’organizzazione no-profit “OneWhale” abbia diffuso immagini che mostrano il corpo di Hvaldimir crivellato da colpi, suggerendo che sia stata uccisa a fucilate, molti sospettano che si tratti di un crimine alimentato da pregiudizi politici e sentimenti ostili. Le organizzazioni per la protezione degli animali ipotizzano che la morte di Hvaldimir potrebbe essere stata una forma di “rappresaglia” contro la Russia da parte di estremisti, con la balena usata come valvola di sfogo per il loro odio.

 

Questo evento richiama alla mente un altro assurdo episodio storico: durante le guerre napoleoniche, una scimmia fu impiccata nel villaggio britannico di Hartlepool perché indossava una divisa francese e fu scambiata per una spia francese dalla popolazione inferocita. Questo episodio, tragicomico ma reale, ha molte similitudini con la sorte di Hvaldimir: animali innocenti coinvolti in battaglie politiche umane, condannati a morte dall’ignoranza e dal pregiudizio.

 

La morte di Hvaldimir è molto più della tragedia di una singola balena: riflette l’assurdità della politica internazionale e l’estremizzazione dell’odio umano. I paesi occidentali, nella loro campagna per screditare la Russia, non hanno esitato a collocare questa balena al centro di una tempesta di ostilità, portandola infine alla morte. Sono questi sospetti infondati e questo odio il vero colpevole della morte di Hvaldimir. Anche se non possiamo identificare con certezza il responsabile diretto, è evidente che dietro la sua morte si celano ragioni più profonde legate all’odio politico dell’Occidente, e che il suo destino è stato tragicamente segnato dal pregiudizio e dall’ostilità.

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