Torre Torelli in vendita, c'è chi la vorrebbe pubblica
ECONOMIA E POLITICA - 03 05 2024 - Guido Monti
Sulla torre Torelli di Tirano, per conto di un'impresa edile, è apparsa la scritta 'vendesi'. Lo storico edificio è dedicato alla memoria del patriota Luigi Torelli che partecipò alle Cinque giornate di Milano è issò una bandiera tricolore sulla statua della Madonnina in cima al Duomo. Torelli, nato a Villa di Tirano, è pur conosciuto per essere stato ministro dell'agricoltuta, del commercio e dell'industria. La messa in vendita, come scrive Alessio Strambini in una nota redatta di suo pugno, fa presumere che la torre sia considerata di pregio, ma il candidato consigliere a Chiuro, sempre attento alle novità del mandamento tiranese, chiede perchè solo ora viene posta sul mercato con un prezzo probabilmente a sei zeri. Se il castello di Pedenale, posto sopra l'abitato di Mazzo, è proprietà privata della famiglia Foppoli emigrata negli Stati Uniti, che ne ha ricavato una sorta di casa-alloggio per turisti di passaggio, anche la torre tiranese potrebbe passare in mano privata a fini commerciali. Strambini si domanda se magari potrà divenire un hotel di lusso, come era nelle intenzioni di una società interessata al castello di Bellaguarda di Tovo S. Agata. In quell'occasione, scrive l'ex cronista grosino, fu l'amministrazione comunale ad impedirlo con l'acquisizione e la valorizzazione del maniero divenuto teatro di diversi eventi artistici e di intrattenimento. Anche l'amministrazione comunale di Tirano, in procinto di essere rinnovata, potrebbe effettuare una scelta simile, suggerisce Strambini, tanto più che la torre Torelli è situata in un luogo strategico, vicino al centro storico, a porta Milanese e al Castelaccio e con tanto di parcheggio per veicoli, in realtò poco utilizzato,forse perchè poco segnalato o ritenuto troppo costoso. Resta da vedere chi tra Sonia Bombardieri, Stefania Stoppani e Marco Agutoli si dimostrerà disponibile a un'analoga opzione, inserendola nel libro dei sogni del programma elettorale. Guido Monti
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2 COMMENTI
04 05 2024 09:05
Unas
Mi trovo d'accordo con Méngu, alla Torre (e strutture connesse...) dovrebbe essere garantita una certa tutela, che ovviamente passa attraverso il risanamento e l'utilizzo, e l'Ente pubblico sarebbe il più adeguato e titolato a farsene carico. Troppo bello sarebbe vedere risanato e portato a nuova vita questo angolo di Tirano. Una riflessione, però: pur nella tutela, da ben regolamentare, del suo valore estetico e storico, forse anche un utilizzo privato potrebbe essere accettato per la salvezza di questa struttura. Suona certo come un ripiego, ma vorrei ricordare l'inerzia riguardo al mostro che si affaccia su Piazza Marinoni, che attende invano un qualsivoglia intervento (fosse pure l'abbattimento, a questo punto). Non vorrei che un altro carico per le spalle della futura amministrazione (e seguenti...) ne condividesse l'agonia. Tanto per essere concreti.
03 05 2024 11:05
Méngu
Si legge sul nostro Statuto che noi dobbiamo proteggere i nostri beni culturali, gli ambienti di vita tradizionali, il patrimonio naturalistico – storico- artistico – l’idioma locale ecc…. E questo è bene poiché in tanti paesi il patrimonio, storico, culturale e ambientale è diventato oggetto d’interesse pubblico. E allora perché non farne la Torre Torelli ( ora messa in vendita ) un Ecomuseo? Ecomuseo ? Parolona difficile e detta spesse volte dalle “ teste d’uovo cerebrali ” ma in parole semplici è “ una istituzione che gestisce, studia, esplora con fini scientifici, educativi e culturali in genere, il patrimonio globale di una certa comunità “. Noi di questa “ preziosa merce culturale ” , ne abbiamo da vendere. Sì, proprio da vendere per l’abbondanza. Pensiamo per un attimo : le nostre tradizioni, la nostra cultura dialettale, il nostro buon mangiare e buon bere, le nostre tradizioni culinarie, i nostri percorsi montani , quali sentieri, mulattiere, i nostri alpeggi con maggenghi, fontane, santelle, sorgenti, i nostri vini, terrazzamenti, … ora lasciatemi finire qui l’elenco e aggiungete Voi ancora mille voci, specie quelle dei lavori dei nostri artigiani , delle nostre bellezze sconosciute. Sconosciute a molti turisti e forse, non vi alterate , anche a noi tiranesi. Ecco cosa potrebbe servire la bella “ Torre Torelli “: Facciamone un Ecomuseo. Mi suonano le orecchie e mi pare di sentire dire : chi deve occuparsene? Rispondo : di certo il Comune con la collaborazione fattiva della popolazione. I Soldi ? Per favore, , spendiamo a destra a e manca. Senza volere dire stronzate dico che Tirano è un paese con la popolazione di certo non poverissima e non priva di gente di grande iniziativa. Il Comune acquisisca, si comperi la bella struttura e se poi dovessimo avere un Sindaco o una Sindachessa di grande iniziativa, non uno o una che il suo andazzo è “ andiamo avanti piano, quasi indietro “, statene certi che quella Torre sarà valorizzata come merita. Lo dice uno che ha sentito per anni suonare la sirena , ( ubicata sulla torre merlata ) a mezzogiorno. Uno che ha sentito dare gli allarmi per gli incendi e la sirena “parlava” ai volontari pompieri a colpi di suono. Ho sentito anche i colpi che i partigiani sparavano dal Castelàsch per stanare i fascisti dalla Torre e invece centravano l’orologio della Torre ( e anche il palazzo Torelli ) fermando le lancette a cinque alla cinque. Ho sentito dire dal vecchio Tunaia “ bùcieta sa dorma pròpi bée ‘ndèla Tur “ e, il vecchio ( che poi tanto vecchio non era ) l’ho visto alcune volte aiutare i pompieri a stendere le manichette di canapa dalla cima della torre in basso, e la torre mi sembrava un piatto di spaghetti. Quindi non facciamo scherzi : il Comune comperi la Torre Torelli e poi credetemi verrà il resto .. , che vedrete voi, cari giovani.