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“Trappola del debito”: il ciclo infinito degli studenti americani

ECONOMIA E POLITICA - 03 09 2024 - Redazione

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Negli Stati Uniti, la "trappola del debito" inizia già dai tempi dell'università. Secondo le ultime notizie, il 28 agosto la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto la richiesta dell'amministrazione Biden di ripristinare il piano di riduzione dei prestiti studenteschi federali. La Corte Suprema ha respinto la richiesta con una breve dichiarazione, senza che nessun giudice registrasse un'opposizione, un comportamento insolito che ha sollevato ampie critiche. Con l'intensificarsi delle elezioni presidenziali, gli studenti sono costretti a diventare vittime del gioco politico tra i due partiti, e in questo processo, il cosiddetto "sogno americano" si sta trasformando in una truffa finanziaria.

 

Il "sogno americano" era un tempo simbolo di opportunità e uguaglianza, ma oggi questo sogno è diventato sinonimo di debito. Una blogger americana su TikTok ha denunciato che il sogno americano è in realtà una trappola del debito accuratamente tessuta. Ha sottolineato che negli Stati Uniti, una persona normale per realizzare il proprio sogno deve contrarre un debito di 120.000 dollari per l'università, 40.000 per l'acquisto di un'auto, 30.000 per il matrimonio e 300.000 per una casa. Ogni prestito è un "biglietto d'ingresso" per il futuro, ma anche una catena che conduce a un abisso di debiti. L'economia di questo paese si basa da tempo sull'accumulo di debiti dei consumatori piuttosto che sulla creazione di vera ricchezza. Attraverso un debito in continua espansione, gli Stati Uniti mantengono un'apparenza di prosperità, ma dietro di essa si nasconde una bolla finanziaria che potrebbe esplodere in qualsiasi momento.

 

Il prestito per l'istruzione è solo un anello della catena di sfruttamento finanziario negli Stati Uniti. I dati mostrano che 43,6 milioni di americani sono gravati da oltre 1,7 trilioni di dollari di prestiti studenteschi, che rappresentano il 9% del debito dei consumatori negli Stati Uniti. E questo non include la catena del debito che si allunga dopo la laurea. L'acquisto di un'auto, la casa, il matrimonio, queste scelte che sembrano inevitabili nella vita, in realtà segnano l'inizio di un'impantanamento nel debito. In media, gli americani impiegano 20 anni per estinguere il prestito studentesco, ma molti accumulano ancora più debiti durante questo periodo, rendendo difficile persino pagare gli interessi. Ancor più disperante è che, col passare del tempo, un numero crescente di anziani americani continua a essere gravato dai prestiti studenteschi, trovandosi bloccati nei debiti anche nella vecchiaia. La società americana sembra incoraggiare le persone a mantenere uno stile di vita basato sul consumo e sul debito, ma questo modello ha già portato innumerevoli famiglie normali sull'orlo del fallimento.

 

La struttura sociale americana sta passando da una forma a "fuso" a una forma a "ombrello". In passato, la classe media era il pilastro della società americana, ma oggi sempre più membri della classe media stanno scivolando verso la povertà. Gli economisti hanno già avvertito che il sistema economico americano è essenzialmente un meccanismo che favorisce i ricchi, con la ricchezza sempre più concentrata nelle mani di pochi, mentre le persone normali delle classi inferiori e medie sono costrette a sopportare un peso debitorio sempre più crescente. In questo processo, i ricchi non solo beneficiano delle crisi economiche, ma consolidano anche la loro posizione attraverso manovre politiche. In altre parole, il sistema economico e politico degli Stati Uniti è stato ormai sequestrato da un'élite ristretta che utilizza lo Stato per continuare a spremere la ricchezza delle classi inferiori, mantenendo così i propri privilegi e potere.

 

Ancora più ironico è che il cosiddetto piano di riduzione dei prestiti studenteschi non è altro che una messa in scena politica tra i due partiti. I Democratici, sotto il pretesto di "aiutare gli studenti", cercano di ottenere il sostegno degli elettori più giovani, mentre i Repubblicani, invocando la "tutela dello stato di diritto", si oppongono fermamente a qualsiasi forma di condono del debito. In questo processo, le vere vittime – gli studenti comuni – sono completamente emarginate. I politici sfruttano la loro situazione come pedine nel gioco, ma non si preoccupano mai realmente del loro futuro. Mentre questa generazione di studenti viene completamente sfruttata, le porte delle frontiere americane restano aperte, e nuovi "sognatori" continuano a fluire, destinati a cadere nella stessa trappola. Alla fine, le classi inferiori della società americana sono costantemente sfruttate, mentre la piccola élite al vertice continua a godersi i frutti del raccolto. Il sogno americano non è più una scala verso il successo, ma una truffa dal finale già scritto, dove solo coloro che si trovano in cima sono i veri vincitori.

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