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Un grande progetto da attuare

ECONOMIA E POLITICA - 20 05 2024 - Ezio (Méngu)

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/Traliccio a doppia terna 220 kV
Traliccio a doppia terna 220 kV

Vorrei rammentare un progetto che farebbe recuperare alla Valtellina una grande quantità di suolo. Credo sia una buona cosa parlarne in occasione di queste elezioni amministrative, dove alcuni Sindaci usciranno di scena e altri entreranno a gamba tesa e dovranno prendere alcune importanti decisioni.

 

E’ un progetto particolarmente interessante per tutti i comuni della intera Valle e oltre a garantire un recupero importante di suolo, diminuisce gli impatti ambientali, dà garanzia di sicurezza e aumenta la resilienza del servizio elettrico dell’intera Valle; l’investimento dell’intero piano in Valtellina ammonta a circa 700 milioni di euro e forse più.  Non sono bruscolini considerato la prospettiva di quando la tangenziale di Tirano sarà terminata, le Olimpiadi assunte in cielo e così anche il benemerito 110 %. Potrebbe  succedere che molte macchine industriali resteranno per lungo tempo inattive per mancanza di progetti importanti.  

 

Per l’avvio di questo progetto ci sono stati anni di concertazione con i Comuni, la Regione, la Provincia e soprattutto un intenso lavoro ricco d’ alta e raffinata tecnologia da parte della Società Terna.

 

Sto parlando della Razionalizzazione delle linee elettriche in Valtellina, progetto studiato da Terna e che risale agli accordi di programma del 2003 quando si costruì la doppia linea 380 kV Robbia- S. Fiorano. Non voglio dilungarmi sull’intero programma ( digitare il file  https://intornotirano.it/articoli/cronaca/razionalizzazione-linee-elettriche-valtellina-un-po--di-storia-fino-ai-giorni-nostri ) ma concluderei dicendo che il tutto si è “ arenato “  nella piana del Tiranese, sembrerebbe per pareri divergenti tra Comuni.

 

La causa primaria di tutto potrebbe imputarsi sulla scelta del suolo idoneo per la costruzione della sottostazione a 380 kV nella piana del Tiranese.  

 

In primis è essenziale dire che la società, la tecnologia, le nostre esigenze d’oggi sono in continua evoluzione. Si costruiscono nuove case, grandi supermercati, strade e varianti stradali, sottopassi, sovrappassi, gallerie, ponti, ecc.ecc. . Quindi tenere nel cassetto un progetto per 20 anni, con impegni di suolo dedicato, in particolare con l’avvicendarsi di nuove Amministrazioni che devono valutare anche il beneficio di altri nuovi progetti,     tenere fede a impegni pregressi non è una cosa facile specie se i lavori non vengono eseguiti nel minor spazio di tempo.

 

Ma, se per forza di causa maggiore, si progettano nuovi impianti e si fanno  occupando il suolo già precedentemente impegnato è un guaio.  In tal caso, si dovrebbero tenere nuove concertazione tra Comuni in modo da non avere “paletti”  nelle ruote all’attuazione dei progetti pregressi nel caso di consumo di suolo già impegnato a suo tempo.

 

Potrebbe essere il caso di ciò che è successo sulla piana del tiranese, con la costruzione della nuova Tangenziale e del futuribile tracciato della ferrovia Tirano- Bormio, tutto in relazione allo spazio già precedentemente dedicato per la costruzione della sottostazione a 380 kV che ora non appare più sufficiente per farci stare la sottostazione e che, per giunta, è stata ampliata per nuove esigenze tecniche .

 

Questi fatti lasciano sconcertati molti Comuni della Valle poiché il progetto era atteso e portava dei benefici specie con la dismissioni di tre linee A.T. 220 kV con i relativi recuperi di suolo.

 

Il nodo da sciogliere è: ora dove la sottostazione  a 380 kV dovrà essere ubicata. Sul suolo del Comune di Tirano, o in quello di Villa di Tirano ? Il futuro Sindaco o Sindachessa di Tirano dovrà studiarsi ben bene il problema per trovare un accordo con il Sindaco di Villa di Tirano. Si capisce che è un problema preso in eredità ( pregresso ) ma che andrebbe risolto,  oppure  la soluzione potrebbe venire da una diposizione  di “ autorità superiore “,  poiché, a me pare, che l’intero progetto Terna sia per il bene e l’interesse pubblico della  intera Valle.

 

Ezio (Méngu)

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