MENU
/matti

Un mondo di matti: ovvero gli allineati e i dissenzienti

ECONOMIA E POLITICA - 01 03 2018 - Méngu

CONDIVIDI

/matto, tuffo

Uno dei più celebri aforismi di Tommaso Campanella ( filosofo, teologo, poeta e frate domenicano , 1568- 1639 ) recita “Gabbia de’ matti è il mondo “ che io tradurrei nel linguaggio dei nostri tempi in “ Gabbia di allineati e dissenzienti è il mondo”.

 

Ne è passato di tempo da allora ma, a mio parere, dai tempi del filosofo calabrese, anche se il mondo si è evoluto in vari campi della scienza, per ciò che riguarda il comportamento umano sembra cambiato poco o nulla, se non peggiorato. Il conflitto tra allineati e  dissenzienti è sempre più serrato. Il Campanella, precursore della moderna filosofia, a causa del suo pensiero “ dissenziente “ è stato ingabbiato in un carcere dagli “allineati” per quasi trent’anni e per salvarsi dal rogo ha dovuto fingersi pazzo. Poniamoci una domanda: era pazzo lui o coloro che lo volevano condannare al rogo  come  accadde per Giordano Bruno ( filosofo, monaco- 1548-1600)?

 

Io penso che nessuno di loro era pazzo.  Ognuno può avere una visione diversa del mondo e per ogni visione diversa corrisponde una azione diversa. In ognuno di noi c’è una fiamma di disubbidienza che si accende quando il nostro pensiero rifiuta una imposizione che la nostra coscienza non sente propria. A ben osservare anche il  Mondo nella sua natura è contraddizione, esso cambia in ogni momento per cui, anche nel pensiero e in generale, quello che appare giusto oggi potrebbe essere giudicato sbagliato un domani. Più il pensiero si eleva più gli orizzonti appaiono infiniti e variabili, per cui vedendo le cose a posteriori si può dire che il mondo è sempre stato e sarà sempre una gabbia tumultuosa di “ matti “ , di allineati e di dissenzienti nelle varie scelte di vita .

 

E’ un teatrino con una apertura e chiusura di sipari più o meno rapidi e sul palcoscenico c’è il frenetico l’alternarsi di  “matti”  senza soluzione di continuità. Quando “matti e assennati” si trovano a combattersi per le loro scelte nella stessa gabbia nasce la guerra, viceversa  se c’è accordo c’è la pace. Non dobbiamo meravigliarci di questo poiché la mente umana può essere sede di pensieri contradditori in ogni momento. La vita stessa è contraddizione con la morte, c’è la gioia e il dolore , la salute e la malattia. In ogni essere animale e vegetale le cellule mutano in continuazione in una dinamica di distruzione e di rinascita, solo così ci può essere vita e la vita è lotta continua. Così è anche per il microcosmo e il macrocosmo poiché  la creazione non è terminata, ma continua nella sua evoluzione e finirà quando finirà il mondo. In questo bailamme di confronti , di scontri, di vita e di morte si evolve l’essere .

 

Alcuni di voi che mi leggono sono davvero sicuri di essere assennati di mente per il fatto che non confutano, ma condividono fatti e azioni del mondo attuale, mentre alcuni le contestano con forza scavalcando il fosso che delinea il senso comune dal pensiero non allineato? . Supponete dunque di ingabbiare i  contestatori in una cella  di sicurezza perché non diffondano  le loro idee e che qualcuno di loro implori la presenza di un giudice per sapere da quale parte sta la ragione. Bene, il giudice  con ogni probabilità darà ragione a voi perché parte dal presupposto che le cose giuste stanno dove c’è  la forza e il consenso comune. Lì c’è la verità del mondo. Io però dico che la vera  verità, se ben ponderata, è sempre velata e contiene la sottile e tagliente antinomia della contraddizione. Ma va bene così, però lasciate passare qualche decina d’anni e vedrete che i matti  e gli ingabbiati probabilmente sarete voi, poiché le cose muteranno in modo imprevedibile. Ne sono  d’esempio i fatti della Chiesa, della  Scienza, delle Religioni, del Potere, della Politica; l’elenco sarebbe sterminato poiché coinvolgerebbe anche l’etica e la morale.

 

La verità  del popolo si può paragonare ad un colpo di una piccozza dello scalatore. Il colpo serve al momento per aggrapparsi alla parete e poi subito dopo, per ascendere ulteriormente, si  assesta un altro colpo dimenticando il primo colpo di piccozza senza rimpianti. Ecco dunque che “i punti di appoggio” cambiano e chi era giudicato assennato, poco dopo,  può passare per pazzo. Aveva ragione il filosofo Tommaso Campanella nel giudicare il mondo una gabbia di matti, poiché chi si crede savio ora sarà considerato matto domani, e chi è giudicato matto oggi sarà celebrato savio un domani . Il guaio  però per i matti di oggi che sono ingabbiati dai savi d’oggi  aspettano soffrendo che si apra  loro la porta della libertà e della loro ragione, mentre i savi d’oggi , che saranno considerati matti un domani,  comandano, gozzovigliano  e si godono la vita. Così va il mondo.

 

Mèngu

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI