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2.800 firme per il reintegro del dirigente Spechenhauser

SCUOLA - 12 11 2024 - Redazione

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/Istituto Alberti Bormio

Si è concluso il mese di raccolta firme per chiedere il reintegro di Bruno Spechenhauser alla dirigenza dell’Istituto Alberti di Bormio. La petizione, che ha visto l’adesione di oltre 2800 persone, sarà inviata in questi giorni al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.

 

 

Bruno Spechenhauser, riconfermato alla guida dell’Istituto Alberti lo scorso luglio per i prossimi tre anni, è stato sospeso dall’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, diretto dalla dottoressa Luciana Volta. La sospensione, una misura cautelare discrezionale, è stata adottata in attesa dell’esito del procedimento giudiziario che vede coinvolto Spechenhauser insieme ad altri dirigenti e che ha portato all’arresto dell’ex provveditore di Sondrio, Fabio Molinari, accusato di concussione, induzione indebita, peculato e turbativa d’asta.

 

 

Nonostante il procedimento giudiziario in corso, la comunità ha dimostrato un forte sostegno per Spechenhauser. La petizione ha raccolto firme in 32 punti tra Livigno e Sondrio, e la pagina Facebook dedicata all'iniziativa ha superato il migliaio di iscrizioni, registrando oltre 100 mila contatti. Centinaia di commenti hanno lodato il lavoro del dirigente, riconoscendo il suo impegno costante per il bene degli studenti e della scuola.

 

 

Dal 2018, Spechenhauser si è distinto per la sua capacità di ascolto e per la collaborazione con enti e associazioni del territorio. Tra i suoi obiettivi c'era quello di rendere l’Istituto Alberti un riferimento culturale per tutta la comunità, trasformandolo in un’agorà del sapere interculturale e intergenerazionale.

 

 

La sospensione di Spechenhauser ha sollevato preoccupazioni non solo tra gli studenti e le loro famiglie, ma anche nella più ampia comunità dell’Alta Valtellina. L'attuale dirigente reggente si trova a dover gestire due istituti molto impegnativi e distanti tra loro 65 km. Questo compito risulta particolarmente oneroso vista la complessità dell'Istituto Alberti, che include un plesso con indirizzo professionale alberghiero, strategico in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.

 

 

La richiesta di revoca della sospensione non intende interferire con il procedimento giudiziario in corso, che deve seguire il suo corso naturale. Tuttavia, la comunità ha espresso un civile e responsabile dissenso nei confronti delle disfunzioni degli apparati amministrativi e burocratici, chiedendo che la dirigenza dell'Istituto Alberti venga stabilizzata per garantire continuità e qualità nell’istruzione.

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