Affrontare la solitudine: Il percorso educativo del CiAGi Livigno per i giovani
SCUOLA - 20 05 2024 - Redazione
Durante il periodo invernale, il Centro di Aggregazione Giovanile "CiAGi Livigno" ha lanciato un percorso formativo rivolto agli studenti di terza media (anno 2010) con l'obiettivo di affrontare il delicato tema della solitudine, che in situazioni estreme può portare al suicidio. Questa iniziativa è stata motivata da recenti eventi che hanno scosso la comunità, toccando profondamente gli adolescenti e non solo. Secondo Simone Cusini, educatore e pedagogista del gruppo medie, "quanto accaduto ci ha chiamato in causa, come ente educativo, per provare a dare strumenti utili ai ragazzi nell’affrontare situazioni di particolare disagio o difficoltà". Il percorso, progettato dall’équipe educativa, ha coinvolto i ragazzi in una serie di attività focalizzate sulle life skills - competenze psicosociali essenziali per affrontare le sfide quotidiane. Le tematiche affrontate includevano pensiero critico, problem solving ed empatia, strutturate attorno a sette parole chiave: autenticità, libertà, confronto, problema, strategia, resilienza ed empatia. Ogni sessione iniziava con un’attivazione introduttiva per presentare la parola del giorno, seguita da un confronto di gruppo e un’attività pratica per permettere ai ragazzi di sperimentare direttamente il tema trattato. Valeria Rodigari, educatrice, ha sottolineato come il percorso "ha permesso ai partecipanti di confrontarsi e interrogarsi su tematiche importanti, prendendo confidenza con parole fondamentali e non di uso quotidiano". Questa modalità ha aiutato i ragazzi a realizzare che paure, difficoltà e preoccupazioni sono comuni tra i coetanei. Il percorso si è concluso con una riflessione su tutte le parole affrontate, collegandole al tema del fine vita e identificando strategie comuni per affrontare momenti di difficoltà o disagio. Michele Ricetti, educatore e pedagogista, coordinatore del CiAGi Livigno, ha concluso evidenziando che "la delicatezza del tema ha posto anche gli educatori di fronte alla sfida di trovare le strategie e gli strumenti migliori per affrontare, con professionalità e sensibilità, una problematica complessa che coinvolge tutta la comunità".
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