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Esperienza con l’acquarello al Giardino d’infanzia, con esperti

SCUOLA - 10 02 2024 - Giardino d'Infanzia Tirano

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/Esperienza con l’acquarello al Giardino d’infanzia

 

“Coloriamo emozioni”
Si è conclusa la prima parte del progetto “si può dire senza voce” che vede protagonisti i bambini di 5 anni della scuola materna “Giardino d’infanzia” attraverso l’utilizzo del colore.
Come modalità di comunicazione i bambini hanno sperimentato nuove tecniche,creato mescolanze,gradazioni di colori e toni dando libera espressione alle loro emozioni sopratutto a quelle più nascoste che a volte,solo il disegno libero lascia sfogare dando il via alla propria creatività.
Grazie ai due esperti INGE PADOVANI e TOMMASO POZZI, che hanno fatto vivere queste emozioni ai bambini.
Di seguito vogliamo condividere il loro commento alla loro esperienza vissuta .
Grazie , le insegnanti !

 

 

Mi chiamo Tommaso Pozzi detto Tollo e sono un pittore acquarellista.
Nel mese di gennaio 2024 ho proposto un’esperienza di pittura con l’acquarello a 4 gruppi di 12 bambini dell’ultimo anno della scuola Giardino d’infanzia di Tirano.
L’intento era di fagli conoscere il mondo dell’acquarello e di provare a fornirgli qualche strumento per l’utilizzo dell’acquarello come modalità di comunicazione “senza parole” e poter esprimere ciò che si prova. Prima di tutto gli ho presentato i materiali con cui dipingo,e che erano molto simili a quelli che avrebbero usato anche loro:un pennello grande e uno piccolo, i tre colori primari,e con mio stupore una buona parte della classe sapeva che da questi si ottengono il verde,l’arancio e il viola. Inoltre gli ho chiesto di dirmi cosa gli facevano venire in mente questi colori.
Abbiamo poi iniziato l’attività pratica e l’esercizio prevedeva di utilizzare un colore per volta a scelta e di distribuirlo sul foglio col pennello grande in maniera del tutto libera,senza per forza ricercare delle forme specifiche ( diremmo noi adulti in maniera astratta).
L’unica richiesta era di lasciare un po’ di spazio per tutti e tre i colori,e in particolare di lasciare un po’ di spazio al bianco della carta,perché pure questo è un colore,anche se un po’ speciale !
L’idea era di far in modo che i colori danzassero sul foglio,che si potessero mischiare l’un l’altro, ma che ognuno avesse anche il suo spazio,come quando si gioca tutti insieme.
Tutti i bambini hanno risposto molto bene a questo esercizio e si sono lasciati andare completamente,senza alcuna paura di non sapere cosa fare o di sbagliare. Erano molto felici di fare questo lavoro,ognuno ha potuto liberare la propria creatività e magari anche sbloccare certe paure o rigidità.
Infine le maestre hanno asciugato i lavori con il phon,e con il pennello piccolo e il colore nero gli ho chiesto di aggiungere degli ulteriori segni.
In questo caso il colore era meno liquido e andava usato per fare solamente delle linee,delle piccole curve o dei puntini;un po’ come fossero dei segni di un linguaggio sconosciuto,per dare forza e ulteriore espressività al disegno iniziale. Gli ho chiesto cosa gli facessero venire in mente le linee orizzontali, verticali , inclinate e curve.
Anche in questa fase i bambini sono stati molto coinvolti e sono riusciti a dosare il nero in maniera equilibrata, anche se a qualcuno ho chiesto a un certo punto di fermarsi in modo da non coprire troppo il disegno iniziale. Non c’era un giusto o uno sbagliato,ma una ricerca di un equilibrio tra segni e colori come in una danza. Mi sembra di aver visto i bambini molto contenti del lavoro fatto assieme, e anch’io sono rimasto molto soddisfatto dal vedere come hanno accolto bene i miei spunti. 

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