Progetto Ponte del CiAGi Livigno: Un sostegno concreto per i ragazzi nei convitti

Il "Progetto Ponte", avviato in via sperimentale nell'ottobre del 2016, è ora una componente consolidata dell'offerta educativa e formativa del CiAGi Livigno. Il progetto ha riscosso grande successo tra i ragazzi, i loro genitori e i convitti coinvolti – attualmente nove – situati nei territori di Bolzano, Sondrio e Sondalo. Anche l'Amministrazione Comunale di Livigno ha espresso il proprio sostegno.

Negli ultimi anni, attraverso incontri in loco con direttori, educatori e ragazzi, il Progetto Ponte ha rafforzato e ampliato il legame tra le esperienze convittuali e la comunità di Livigno, creando una solida rete di supporto. Michele Ricetti, educatore e pedagogista nonché attuale coordinatore del CiAGi Livigno, ha sottolineato: «L'obiettivo fondamentale di questo progetto è formare e rafforzare la rete tra le realtà convittuali e Livigno. Tale rete, già attivata dal CiAGi in collaborazione con i Servizi Sociali, l'Ufficio di Piano, la Casa di Comunità e le Forze dell'Ordine, intende creare un “ponte” utile sia ai genitori sia ai ragazzi, per affrontare al meglio le dinamiche che possono emergere nel quotidiano».

Dal suo inizio, il progetto ha realizzato 155 trasferte e percorso oltre 30.000 chilometri, garantendo una presenza mensile a Bolzano, Sondrio e Sondalo. Durante queste visite, vengono organizzati momenti di condivisione con i direttori e gli educatori delle strutture, seguiti da spazi di confronto dedicati ai ragazzi che desiderano partecipare.

Negli ultimi anni, il CiAGi ha anche promosso incontri sul territorio di Livigno tra i genitori della comunità e i direttori e educatori dei convitti. L'ultimo di questi incontri si è svolto lunedì 27 maggio presso l'Istituto Comprensivo di Livigno, con la partecipazione delle delegazioni di Bolzano e Sondrio.

Simone Cusini, educatore e pedagogista, ha concluso: «Questa è un'occasione fondamentale per rafforzare il legame tra le diverse realtà dove i ragazzi di Livigno sono presenti per motivi di studio e un importante momento di confronto con gli educatori delle altre strutture convittuali».