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Attivisti per l'ambiente inscenano il funerale del ghiacciaio del Morteratsch

CRONACA - 18 05 2023 - Paolo Tognina

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/ghiacciaio del Morteratsch

Sabato 20 maggio attivisti per l'ambiente invitano a una cerimonia in Engadina per attirare l'attenzione sul ritiro dei ghiacciai

 

La crisi climatica sta mostrando effetti preoccupanti in tutto il mondo. In Svizzera, le conseguenze sono chiaramente visibili e percepibili, soprattutto nelle Alpi. Nel Grigioni meridionale, il ghiacciaio del Morteratsch, in Engadina, si sta ritirando da anni. Di questo passo, tra pochi decenni potrebbe addirittura scomparire. Per attirare l'attenzione sulla situazione dei ghiacciai e sul peggioramento della situazione climatica, l'associazione cattolica Azione Quaresimale, il partner evangelico Aiuto delle chiese riformate in Svizzera HEKS, l'Alleanza per il Clima - un'organizzazione che riunisce diversi movimenti ambientalisti -, l'Ufficio ecumenico Chiesa e Ambiente OeKU, l'Iniziativa per le Alpi, Pro Natura, il WWF e altri, organizzano una manifestazione, sabato 20 maggio, ai piedi del Morteratsch.

 

La temperatura media globale continua a salire. Sebbene la scienza non sia ancora in grado di fornire dati definitivi sulle cause della crisi climatica, questo è un dato certo. E l'aumento della temperatura ha delle conseguenze. Quattro anni fa, in Islanda, è stata celebrata una prima cerimonia, per prendere commiato dal ghiacciaio Okjökull, un gigante che sta rapidamente scomparendo. In Svizzera, negli ultimi anni, cerimonie simili si sono svolte ai piedi dei ghiacciai del Pizol, del Trient e del Basodino. Sabato prossimo è la volta del Morteratsch.

 

Secondo il meteorologo Giovanni Kappenberger, studioso dei ghiacciai, "la nostra civiltà pirotecnica, abituata a bruciare combustibili fossili a un ritmo elevato, ha innescato una curva d'innalzamento della temperatura che non sarà possibile fermare rapidamente". Kappenberger ritiene che a scomparire sarà, prima della fine del secolo, anche l'enorme ghiacciaio dell'Aletsch, nel Vallese. "Quell'evento avrà delle ripercussioni importanti a livello idrico".

 

Un team di ricercatori del Politecnico di Zurigo, guidati dal professor Harry Zekollari, autore di un ampio studio sulla condizione dei ghiacciai svizzeri, ritiene che le Alpi potrebbero perdere quasi completamente i propri ghiacciai entro ottant'anni.

 

La cerimonia ai piedi del Morteratsch ha un carattere di protesta e di sensibilizzazione, in vista anche della votazione sulla legge sulla protezione del clima, prevista il prossimo 18 giugno.

 

Sabato 20 maggio, la cerimonia inizierà alle 11.15, presso la stazione ferroviaria RhB di Morteratsch. I partecipanti raggiungeranno a piedi la lingua del ghiacciaio, dove si svolgerà una breve commemorazione. Saranno presenti, tra gli altri, Matthias Huss, glaciologo del Politecnico federale di Zurigo, il quale studia la risposta dei ghiacciai ai cambiamenti climatici e visita regolarmente il ghiacciaio Morteratsch per effettuare misurazioni; Tony Labiao, dell'organizzazione filippina Social Action, partner di Azione Quaresimale, il quale riferirà sulle conseguenze della crisi climatica nelle Filippine; ed Erika Cahenzli-Philipp, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica riformata dei Grigioni.

 

Ulteriori informazioni: klimaschutz-schweiz.ch/it/cerimonia-per-il-ghiacciaio

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