Cgil sanità: più infermieri per il rilancio del "Morelli"

Segnali di speranza si profilano per l'avvenire dell'ospedale 'Morelli' di Sondalo, come evidenziato nel corso del coordinamento sanità della Cgil tenutosi a Sondrio. L'incontro ha visto la presenza della segreteria del sindacato confederale, oltre ai rappresentanti delle categorie della funzione pubblica e dei pensionati, chiamati a dibattere della situazione dei servizi sanitari in provincia e delle priorità da affrontare oltre la pandemia.

In sostanza si è valutato positivamente il contributo finanziario assicurato dai fondi messi a disposizione dall'Ue, che troveranno attuazione nel Pnrr. Tuttavia questo non è ritenuto sufficiente se si considera la preoccupante carenza di personale, in particolare quello infermieristico. Alla luce della nuova legge regionale in materia viene paventato il rischio che la sanità pubblica sia depotenziata a favore di quella  privata che, anche in Valtellina, sta prendendo sempre più spazio con l'apertura di nuovi poliambulatori sparsi sul territorio. Occorre allora incentivare il potenziale personale sanitario, sia dal punto di vista economico che logistico, mettendo a disposizione alloggi adeguati a chi viene da fuori.

Quanto agli infermieri, si ritiene necessario l'ampliamento del polo di Faedo, unico centro di formazione esistente in provincia. Da qui potranno uscire validi operatori, soprattutto per il 'Morelli' che ne ha assoluto bisogno. La qualità dell''ospedale di Sondalo è peggiorata in modo preoccupante e la caotica situazione del pronto soccorso esternalizzato ne è la lampante dimostrazione. La Cgil sanità auspica che al 'Morelli' venga restituita dignità e funzionalità col ripristino di tutte le specialità, la ristrutturazione di un padiglione da adibire esclusivamente alla cura delle malattie infettive e l'insediamento di di un'effettiva direzione di presidio, il tutto nel rispetto dell'autonomia dell'ospedale sondalino.