La Tangenziale di Tirano e la rotonda di Stazzona: il Geometra Spavetti solleva criticità
CRONACA - 21 01 2025 - Redazione
La progettazione della Tangenziale di Tirano continua a sollevare polemiche e preoccupazioni. Tra le voci critiche spicca quella del geometra Santo Spavetti, che ha espresso la sua ferma opposizione alla realizzazione della rotonda di Stazzona, definendola “un pericolo evidente” e invocando una revisione del progetto con varianti in corso d’opera. Le principali criticità evidenziate Spavetti punta il dito contro quella che considera una progettazione carente sotto vari aspetti: Sicurezza dei pedoni: “A cosa serve la rotonda se non si prevedono nemmeno le strisce pedonali? Come faranno i pedoni ad attraversarla? L’unica soluzione sarebbe un sottopasso pedonale, ma non ci sono fondi per realizzarlo. Si rischiano incidenti gravi, forse vittime”, denuncia Spavetti. Impatto sul traffico: La rotonda a raso, secondo Spavetti, causerà rallentamenti al traffico sulla tangenziale e disagi alla viabilità locale, specialmente per i mezzi agricoli e i pedoni. Inoltre, interferirà con la Ciclovia dell’Adda, obbligando i ciclisti ad attraversare la trafficata SS38. Problemi ambientali e urbanistici: Spavetti sottolinea che il tracciato proposto attraversa zone a rischio, come i conoidi della Val Tigozzi e di Ganda, soggette a colate detritiche e in fascia A del PAI, a rischio esondazione. “È inaccettabile che si ignori l’impatto dei cambiamenti climatici e si progettino opere in zone così vulnerabili”, afferma. Sperpero di fondi pubblici: Secondo il geometra, inglobare la SP24, come richiesto dal Comune di Villa Tirano, sarebbe stata una soluzione più economica ed efficace. La scelta attuale comporta invece espropri di terreni inutili e costosi. Il rispetto delle prescrizioni normative Un altro punto cruciale sollevato riguarda l’illegittimità del progetto esecutivo. Spavetti cita le prescrizioni pubblicate in Gazzetta Ufficiale (n. 237 dell’11 ottobre 2018), che richiedono migliorie progettuali per ridurre la frammentazione del territorio agricolo e valutazioni su tratti in galleria naturale. Tuttavia, queste prescrizioni non sarebbero state recepite nel progetto esecutivo. Il Ministero dell’Ambiente, attraverso il parere della Commissione Tecnica VIA e VAS, ha ribadito la necessità di rispettare tali prescrizioni prima dell’aggiudicazione dell’appalto. Nonostante ciò, Spavetti denuncia che i progettisti avrebbero ignorato queste indicazioni, preferendo mantenere un tracciato che occupa inutilmente circa 40.000 mq di territorio, aumentando costi e impatti ambientali. La richiesta di intervento “La rotonda di Stazzona deve essere ripensata: va realizzato un sottopasso pedonale per garantire la sicurezza dei cittadini e bisogna rispettare le prescrizioni ambientali e territoriali”, conclude Spavetti. Egli sollecita le autorità competenti a intervenire per modificare il progetto, evitando di aggravare i pericoli per la popolazione e gli sprechi di risorse pubbliche.
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