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L’avvento della Tangenziale di Tirano

CRONACA - 14 02 2022 - Ezio (Méngu)

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/Tangenziale di Tirano

Ecco è giunta l’ora!  A voi tiranesi e a tutti quelli che transitano per Tirano  dono la pace, la pace che dà una buona Tangenziale. Dono a voi tutti che transiterete sul mio asfalto un viaggio veloce e sicuro e, tramite il mio manto d’asfalto, vi ristorerò. Toglierò il rumore, il traffico e l’inquinamento alla bella Tirano. E’ giunta l’ora di nascere, orsù rallegratevi, poiché quando sarò nata rimarrò con voi per sempre. “ Così mi sembra di aver sentito sussurrare lo spirito della Tangenziale di Tirano questa mattina giovedì, 10 febbraio 2022 ,percorrendo la strada sulla sinistra orografica dell’argine  dell’Adda fino a giungere a Stazzona. Laggiù presso la località S. Bernardo hanno sibilato le motoseghe. Ero andato laggiù giorni addietro per avere l’ultima visione d’un frutteto amato e curato come un bimbo desiderato da un buon padre. Ora non c’è più. È stato raso al suolo.

 

Di quel luogo ho un triste ricordo. L’acqua dell’Adda nell‘alluvione del 1987  aveva invaso la piana. L’acqua fangosa superava l’altezza di due metri.  Lo ha testimoniato la parete di un capannone. Per anni , dopo la tremenda alluvione sul muro grigio del fabbricato  è rimasto il segno della strisciata fangosa. Quella piana aveva sofferto una disastrosa alluvione ma poi era rinata più bella di prima, rigogliosa di piante da frutto. Ora sibilano le motoseghe e gli uomini eseguono la sentenza che dice:” sia dato spazio allo stradone”.  Mi guardo intorno, mi addentro nella piana tra i monconi delle piante abbattute e il solco lasciato dalle ruspe.  E’ silenzio ! A lato passano le auto veloci e a molti sembra non interessare questo spazio desolato.  “ Tirèm  innanz “  , disse Sciesa, grande patriota milanese innanzi al patibolo e forse  lo dicono anche ora molti Valtellinesi che hanno sacrificato preziosissima terra per dare un poco di Pace e Tranquillità a una Tirano stremata dal traffico e dal conseguente inquinamento. A loro vada un Grazie ! Tante sono state le persone che con sacrificio hanno accettato questo tracciato della Tangenziale, mentre altri, con altrettanto impegno e dedizione hanno elaborando progetti alternativi  o avrebbero preferito altre risoluzioni.

 

Personalmente preferisco, per un qualsiasi progetto di innovazione o di razionalizzazione, quello che ha meno consumo di suolo, ormai diventato prezioso come oro per la nostra Valle.  Ora il dado è tratto.  A coloro però che hanno studiato e presentato ai veri Enti proposte alternative del tracciato della Tangenziale vada la mia stima. So per esperienza che il confronto d’idee è una ricchezza ed è sempre utile e anche  se alcuni rimarranno delusi per la loro soluzione “ scartata “ si sappia che “ carta canta anche con il passare del tempo”  e che il “ io l’avevo detto e scritto “  lascia sempre grosse responsabilità ai Responsabili. Si sente dire che “ l’appetito vien mangiando “:orbene se alcune scelte fatte non sembrano opportune, specie come quella dell’ uscita della Tangenziale nella zona del Campone, è sempre però fattibile una modifica in corso d’opera. L’avvento della Tangenziale ci deve rallegrare e dare quella gioia di pensare a una “nuova visione “del Tiranese dove ormai, senza soluzione di continuità di  fabbricati Tirano si accomuna con Villa di Tirano. La città di Tirano è ormai quasi priva di zona verde, mentre Villa di Tirano ha una ricchezza inestimabile nella sua piana verde, zona agricola ma anche luogo di passeggio e di relax  ormai desiderata e goduta da tantissima gente delle due comunità.

 

Ezio (Méngu)

Vedi carrellata fotografica ( foto Méngu )

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2 COMMENTI

20 02 2022 10:02

ssp

TANGENZIALE di TIRANO- SS 38. Tra GANDA e DOSSO, zona a rischio caduta MASSI e frane,come documentato dalle carte di rischio e VAS Comune di TIRANO, non e' concepibile una strada cat. C1, passi a ridosso di un pendio, con rischio VITTIME, posando il generico cartello "caduta massi", o si sposta il tracciato a distanza dal pendio, o si realizza subito GALLERIA PARAMASSI per evitare vittime. INTERVENGA LA PROCURA per verificare se :PER I PERICOLI CONSEGUENTI: -Al passaggio del tracciato con rilevato nella fascia A del PAI soggetta a pericolo di esondazione. - AL POSIZIONAMENTO DEL TRACCIATO e rotonda per svincolo di TIRANO,NEL CONOIDE DI GANDA e conoide della val Tigozzi , in area di possibile esondazione e di possibili colate detritiche DEBRIS FLOW,in caso di nubifragio,visto che la pericolosita’ del conoide e’ nota essendo riportata nelle carte di rischio sia la possibilita’ di colate detritiche che di possibile frana.(vedasi quanto esposto in merito nella relazione allegata). -AL PASSAGGIO DEL TRACCIATO TRA LA LOC. GANDA E DOSSO in zona soggetta a pericolo di caduta massi. Siano stati adottati tutti gli accorgimenti necessari ad evitare pericoli per la circolazione stradale, e la soluzione di tracciato adottata sia quella che garantisce il maggior rapporto costi/benefici- segnalo che nel tratto GANDA/DOSSO per rendere sicura la sede stradale dai pericoli di caduta massi e DEBRIS FLOW, servirebbe la galleria artificiale, con maggiori costi (costi non previsti nel progetto esecutivo). Mentre spostando il tracciato a lato ADDA , inglobando la sp. 24 (soluzione non oggetto di analisi costi/benefici), il tracciato sarebbe sicuro da tali pericoli, con anche un notevole risparmio economico e di occupazione di area agricola. I conoidi possono essere interessati da colate detritiche(DEBRIS FLOW), con rischio i vittime come a Chiareggio, tre morti e due feriti, per cui e’ in corso indagine da parte della Procura di SONDRIO con le ipotesi di reato di “Omicidio colposo plurimo e disastro colposo” da parte del sostituto procuratore Stefano Latorre, titolare dell’inchiesta ,con perizia affidata al geologo Maurizio Azzola (dati da IL GIORNO). PER LA TANGENZIALE di TIRANO, considerato che sono verosimili pericoli,per passaggio del tracciato in aree soggette a colate detritiche(DEBRIS FLOW) e caduta massi,viste le tragedie ,per cui la Spett. PROCURA di SONDRIO, ha in corso indagini con le ipotesi di reato di “Omicidio colposo plurimo e disastro colposo”,va verificata la pericolosita’ del tracciato, per evitare il ripetersi di tragedie. RISCHIO COLATE DETRITICHE –DEBRIS FLOW. DA IRER- Istituto Regionale di Ricerca Lombardia: “Definizione delle soglie pluviometriche d’innesco di frane superficiali e colate torrentizie:accorpamento per aree omogenee-Codice IReR: 2007B023Project Leader: Federico Rappelli-Rapporto Finale-Milano, settembre 2008. La capacità distruttiva dei MDF (ndr: colate detritiche-debris flow) è sovente sottovalutata in quanto essi si originano lungo torrenti di modeste dimensioni che drenano aree di non molti chilometri quadrati, caratterizzati da portate ordinarie il più delle volte pari a qualche decina di litri/sec per la maggior parte dell’anno. Le condizioni-chiave che si debbono presentare contemporaneamente affinché si manifesti il fenomeno sono essenzialmente: a) piogge di elevata intensità, in grado di saturare gran parte dei materiali sciolti presenti entro l’incisione torrentizia; b) adeguata pendenza del fondo; c) presenza di materiale detritico mobilizzabile.” PERTANTO I CONOIDI SONO SOGGETTI A POSSIBILI COLATE DETRITICHE, LA REALIZZAZIONE DI ROTONDA E STRADA in mezzo al conode di GANDA,e’ contraria al principio di precauzione e INACCETTABILE ESSENDOCI ALTERNATIVE. Una verifica sulla pericolosita’ o meno del conoide non esiste nel progetto esecutivo. (da La Prov. 31/07/2021) Il geologo Azzola ,geologo di SONDRIO,perito incaricato dalla Procuraper il torrente Nevasco a Chiareggio: “ il fenomeno e’ quello che,sempre piu’,si verifica in valle negli ultimi anni,e parliamo del “debris flow”-quanto accaduto sul Perandrone e’ la fotocopia di quanto accaduto a Chiareggio…In pratica intense precipitazioni investono il corso d’ acqua,ne dilavano le pareti e,materiale fangoso misto a detriti,tante’ che si parla di colate detritiche,cominciano a scivolare a valle…Queste colate viaggiano anche a 100 km/h e se intersecano una strada,un ponte,sono guai”…”in val Malenco lo scorso anno ci furono 3 VITTIME”. Mi pare evidente che e’ ASSURDO e improponibile posizionare una strada con rotonda nel conoide, va collocata verso l’ Adda e consentito il deflusso di piene e colate. Per cui considerato quanto affermato da IRER e dal GEOLOGO Maurizio AZZOLA, i CONOIDI di Ganda e della val Tigozzi,se tale evenienza non viene motivatamente esclusa,possono essere intereressati da colate detritiche- Debris Flow, con pericoli per la circolazione. In merito al pericolo caduta massi tra la loc. Ganda e il Dosso,nel progetto esecutivo sono previste barriere paramassi, la cui efficacia ,considerata la notevole pendenza del pendio soprastante, e’ da dimostrare considerata la tragedia di CIVO dove un masso ha superato le reti provocando una vittima. Anche in questo caso non si comprende la motivazione della variante attuata nel progetto del 2007 di SWS, che ha spostato il tracciato a ridosso della montagna, mentre il tracciato previsto nel progetto di PRO ITER del 2003, prevedeva il tracciato a distanza dal pendio lasciando un vallo protettivo al pericolo i caduta massi, evitando rischi per la circolazione per il pericolo di caduta massi, evitando anche i rilevanti costi per le barriere di protezione e le opere di sostegno del rilevato in terre armate (alcuni milioni di euro), e aumentando i rischi connessi al gelo,per aumento della pendenza. Il progetto esecutivo non prevede le barriere paramassi per tutta la lunghezza del tracciato soggetto a rischio documentato dalla carte dei rischi : a fronte del tracciato per 500/700 ml in zona a rischio caduta massi, le barriere paramassi sono previste per soli 100 ml (inoltre le barriere h=3 m potrebbero essere superabili dai massi come a Civo). La mancanza di protezioni ,comporta rischi futuri per la circolazione e per gli operai durante i lavori. A fronte di un area con massi pericolanti di alcuni ha, sono previsti 2000 mq di reti,a monte il versante a rischio e’ molto esteso, mi pare evidente PERMANGA IL RISCHIO, che sarebbe evitabile solo con GALLERIA PARAMASSI, oppure con il tracciato gia’ previsto da PRO ITER, staccato dal piede della montagna,lasciando un vallo protettivo- la variazione del 2007 appare illogica e tecnicamente ingiustificata. Stante che la spett. PROCURA di SO,a seguito delle vittime di CHIAREGGIO (debris flow), di CIVO (caduta masso-con superamento barriere), ha aperto le inchieste con l’ ipotesi di reato di omicidio colposo, o si eliminano i pericoli o la fattispecie di reato e’ del tutto verosimile abbia a riproporsi,essendo PALESI e documentati i RISCHI? I massi possono cadere anche sugli operai al lavoro in cantiere,a meno della realizzazione di protezioni idonee atte a garantire la sicurezza- NON PREVISTE NEL PROGETTO. CHE LE AREE, ove previsto il tracciato con la variante del 2007, comportino rischi e’ documentato da: R A P P O R T O A M B I E N T A L E- Valutazione Ambientale Strategica(VAS)Comune di Tirano - Data: Settembre 2009 Pag. 43- “Sottoclasse 4x: è vietata qualsiasi nuova edificazione che comporti l’esposizione di beni e/o persone al pericolo di caduta massi. Per….” (ndr: ma si puo’ realizzare la strada?) Pag. 44-“Sottoclasse 4x:…….. La caduta massi è infatti un fenomeno troppo aleatorio per poter pensare all’allertamento e allo sgombero degli edifici, che vanno quindi protetti con interventi sul territorio.” A Pag. 34- VAS: “La principale area in dissesto sul versante meridionale è dunque identificabile con la valle di Ganda e la relativa area di conoide, la quale è stata oggetto di sistemazione idraulica per la difesa dell’area sottostante con riprofilatura deII’alveo e realizzazione di opere di difesa, di protezione del fondo dall’erosione e di canalizzazione del tratto terminale dell’incisione medesima. Si rileva comunque in porzione apicale in destra della valle la presenza di depositi antropici non stabilizzati che potrebbero essere rimobilizzati e franare nel canale riducendo la sezione di deflusso” (NDR: e’ ammissibile/sicuro posizionare strada e rotonda nel conoide?) INOLTRE IN CORRISPONDENZA della val TIGOZZI il tracciato e’ in TRINCEA- sottostante a protezioni “sottodimensionati.” E a rischio debris flow? La valle dei Morti dalla val Tigozzi entrerebbe nella galleria Dosso, con quali conseguenze? Progettazione inadeguata e che causa rischi inaccettabili. Leggiamo a Pag. 45 della VAS:- Verifica delle opere di regimazione, con particolare riferimento alla Valle Canale, che appare poco difesa in destra idrografica in zona “Gera”, e al complesso scolante che fa capo alla valle Tigozzi,ove la vasca di intercettazione sulla valle di Bui, il canale di gronda e il collettore, appaiono, di primo acchito, sottodimensionati.” I RISCHI connessi alla val TIGOZZI e alla valle/conoide di GANDA sono pertanto noti, inoltre tutti i CONOIDI ALPINI,sono soggetti al rischio colate detritiche/debris flow, collocarci una strada a cielo aperto a mio parere e’ delinquenziale e paragonabile al tentato omicidio con dolo,in conoidi con questi pericoli un tracciato stradale puo’ passare solo in galleria, dai notevoli costi, giustificabili solo qualora non vi siano alternative. D- se realizzare il rilevato in zona di esondazione fascia A PAI,con occupazione di 28000 mq di area in facia A del PAI, sia regolare o meno, considerate le norme che prevedono "localizzazione all’interno della Fascia A o B è condizionata alla dimostrazione dell’assenza di alternative di localizzazione al di fuori delle fasce",le opere in fascia A ,sono illegali e non sono ammesse, essendoci alternative (altra localizzazione-galleria o viadotto),l’ occupazione di 28000 mq con rilevato viola la normativa quindi non e’ a norma. Violazione del Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI); violazione del principio di precauzione; difetto di istruttoria; Eccesso di potere per mancata ottemperanza alle prescrizioni imposte nel progetto definitivo approvato con Delibera CIPE n. 29 del 21 marzo 2018. Violazione del principio di precauzione.Come evidenziato negli elaborati grafici del progetto definitivo e del progetto esecutivo, il tracciato della tangenziale di Tirano TRA la rotatoria in località Stazzona e la località “Ganda” e’ previsto in rilevato.Tale rilevato, dell’altezza tra 5 e 8 metri, e’ previsto tra le loc. SAN BERNARDO e GANDA in un ambito di fascia A del PAI, ossia nella Fascia di deflusso della piena (da intendersi come la porzione di alveo che è sede prevalente del deflusso della corrente in caso di piena, come da definizione contenuta nell’art. 28 delle Norme di Attuazione del PAI).Il punto 1.1 della “Direttiva contenente i criteri per la valutazione della compatibilità idraulica delle infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico”, costituente parte delle Direttive di Piano delle Norme di attuazione del PAI, chiarisce che “l’indicazione generale espressa dal PAI è (...) quella di una ridestinazione al fiume delle aree che gli sono proprie, in quanto sede dei fenomeni idrodinamici correlati ai diversi stati idrologici, e di una riduzione della vulnerabilità delle stesse aree, in rapporto agli insediamenti che sono presenti o che si devono realizzare in futuro. Nelle Fasce A e B è pertanto assolutamente prevalente la funzione idraulica, rispetto alla quale la migliore compatibilità è offerta dalle aree naturali (vegetazione spontanea arborea ed erbacea, superfici di acque lentiche, aree prive di copertura vegetale) e dalle aree agricole. In merito alle infrastrutture e alle opere pubbliche e di interesse pubblico, di conseguenza il PAI indirizza verso criteri generali di localizzazione che puntino ad inserire all’interno delle fasce unicamente quelle opere che, in ragione delle loro specifiche funzioni non possono essere collocate altrove (attraversamenti, opere di derivazione, ecc.). Per tutte le altre tipologie di infrastrutture e opere pubbliche e di interesse pubblico la localizzazione all’interno della Fascia A o B è condizionata alla dimostrazione dell’assenza di alternative di localizzazione al di fuori delle fasce, della sicurezza e della funzionalità delle infrastrutture stesse e comunque alla garanzia che non sia pregiudicata la sicurezza delle persone per quelle a fruizione collettiva” Dunque il PAI è chiaro nell’escludere che le infrastrutture ed opere pubbliche possano essere collocate in fascia A e ciò proprio in ragione dei rilevanti pericoli per la pubblica incolumità connessi alle eventuali piene del fiume. Nel progetto approvato, sia in quello definitivo che in quello esecutivo, non vi è alcuna traccia di motivazione, e neppure un minimo spunto argomentativo in merito alle ragioni che hanno indotto ANAS a localizzare l’opera in Fascia A, su rilevato che riduce la cassa di espansione, circa la supposta mancanza di alternative percorribili, che viceversa sussistono (sede stradale collocata su viadotto , oppure spostamento tracciato a monte ) e che sono state palesemente ignorate, ed ai rischi connessi alla realizzazione dell’opera così come approvata, oggi accentuati dai cambiamenti climatici.Violando il principio di precauzione.(geom. S. Spavetti)

16 02 2022 09:02

ssp

Un TRACCIATO palesemente ILLEGITTIMO,e' evidente l' illegittimita’ del PROGETTO ESECUTIVO,NON RISPETTA IL PARERE del MINISTERO dell' AMBIENTE, che ribadisce sia il mancato recepimento delle PRESCRIZIONI, sia la necessita' di RECEPIRLE PRIMA dell' APPALTO (appalto fatto, quindi in violazione art. 9 COSTITUZIONE), non essendo state recepite prescrizioni vincolanti in Gazzetta Ufficiale, n 237 del 11 ottobre 2018 pag. 21 e seguenti ALLEGATO 1PRESCRIZIONI ….. “riepiloga le prescrizioni e le raccomandazioni cui detta approvazione resta subordinata.1 Prescrizioni….. omissis…… 1.2.1.6 Date le criticità territoriali e ambientali (in particolare la rilevante frammentazione di ecosistemi agroforestali), dovrà essere ulteriormente affinata la valutazione della possibilità di realizzare maggiori tratti in galleria naturale - tendenzialmente avvicinandosi all’originaria soluzione progettuale [2004] - anche attraverso un più dettagliato bilancio dei costi delle opere di mitigazione e compensazione ambientale necessarie a fronte della soluzione ora proposta. (Regione Lombardia). (risposta nel PROG.ESECUTIVO)Ottemperante: "in sede di redazione del Progetto Esecutivo, in ottemperanza al quadro prescrittivo emerso a conclusione della procedura approvativa di Legge Obiettivo (Allegato 1 alla Delibera CIPE del n.29 del 21/03/2018), si segnala che è stata valutata la possibilità di incrementare lo sviluppo in galleria dell’intervento. Tuttavia, a seguito di un’analisi dei costi e dei benefici derivanti da una scelta di questo tipo, si è optato per non procedere a modificare il progetto in tal senso soprattutto alla luce dei maggiori oneri economici che ne sarebbero derivati." CONSIDERAZIONI sulla “relazione di ottemperanza alle prescrizioni CIPE”: PRESCRIZIONE 2.2.1.6- DOV’E’ l’ analisi dei costi ? Dal raffronto di vari tracciati in prevalenza in galleria costano meno di questo tracciato che devasta il territorio.La risposta dei progettisti alla prescrizione a tutela dell’ ambiente :“Ottemperante……………si segnala che è stata valutata la possibilità di incrementare lo sviluppo in galleria dell’intervento. Tuttavia, a seguito di un’analisi dei costi e dei benefici derivanti da una scelta di questo tipo, si è optato per non procedere a modificare il progetto in tal senso soprattutto alla luce dei maggiori oneri economici che ne sarebbero derivati.” Praticamente affermano che non si ottempera alla prescrizione a causa dei“ maggiori oneri economici che ne sarebbero derivati.”, come se la mancata ottemperanza a prescrizioni ambientali con DANNO AMBIENTALE, sia giustificabile con ragioni di risparmio economico, inoltre negli elaborati del progetto esecutivo non e’ presente la soluzione con tracciato in galleria con computo metrico estimativo ,da cui siano documentati gli ipotizzati “ maggiori oneri economici”, i tracciati in galleria invece in molti casi hanno costi inferiori del tracciato di cui al progetto definitivo/esecutivo previsto per la tangenziale di Tirano. Se gli estensori del progetto esecutivo non documentano con calcoli analitici oggettivi quanto affermato , si rischia un danno erariale, oltre ai danni ambientali. Dal raffronto con tracciati similari prevalentemente in GALLERIA NATURALE, tipo la circonvallazione Castelbello/Colsano, sempre SS38 dello Stelvio, appare evidente che l' ipotesi dei “ maggiori oneri economici che ne sarebbero derivati.”, e' frutto di palese invenzione e di raggiro delle PRESCRIZIONI. La Corte Costituzionale n. 210 del 22.10.1987 l’ AMBIENTE è configurato come ‘un diritto fondamentale della persona ed interesse fondamentale della collettività’. Costituzione della Repubblica Italiana ART. 9:"La Repubblica ………..Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione." Considerato che la Dir. 2004/35/CE in merito alla riparazione del danno ambientale:afferma che la prevenzione e la riparazione di tale danno nella misura del possibile “contribuiscono a realizzare gli obiettivi ed i principi della politica ambientale comunitaria, stabiliti nel trattato”;Dall’Allegato II della Dir. 2004/35/CE, relativo alla “Riparazione del danno ambientale”,prescrive la riparazione venga conseguita riportando l’ambiente danneggiato alle condizioni originarie tramite misure di riparazione primaria, che sono costituite da “qualsiasi misura di riparazione che riporta le risorse e/o i servizi naturali danneggiati alle o verso le condizioni originarie”;per cui la variante alla SS 38 puo’ essere realizzata in difformita’ dalle prescrizioni ambientali? Siamo poi di fronte ad una ipotesi che appare di dubbia legalita’ cioe’ si potrebbe arrecare danno ambientale per un presunto e ipotetico ,ma non documentato, risparmio economico. Le prescrizioni non sono state recepite, come confermato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS-Parere n.40 del 11 gennaio 2021)che cita:Progetto:Verifica di Attuazione Fase 1, ai sensi dell’art. 185, cc. 6 e 7 del D. Lgs. 163/2006):“1. Per quanto riguarda le prescrizioni relative alla fase di progettazione (come da punto 3.1 dell’allegato alla Delibera CIPE 29/2018), che risultano non ottemperate o parzialmente ottemperate in questa sede, si prescrive che il Proponente trasmetta aggiornamento del progetto esecutivo secondo le prescrizioni di cui sopra prima dell’aggiudicazione dell'appalto. “…………..Restano ferme tutte le prescrizioni di cui alla Delibera CIPE n. 29/2018 del 21/03/2018 da ottemperare nelle successive fasi e che saranno oggetto di Verifica di Attuazione Fase 2 e da ottemperare con altri Enti”- Pertanto il PROGETTO ESECUTIVO , non e’ stato adeguato alle prescrizioni pubblicate in Gazzetta Ufficiale, n 237 del 11 ottobre 2018, MA ANAS HA SEMBRA APPALTATO I LAVORI LO STESSO (SULLA BASE DI PROGETTO ILLEGITTIMO). In realta' la galleria dosso a tratta unica di 2044 mt, costerebbe meno delle opere ora previste che devastano il paesaggio al DOSSO di TIRANO in vicinanza al CASTELLO (a 180 mt), dai conteggi in RELAZIONE inviata ad ANAS, con galleria unica di 2044 mt, si riaparmiano 10 milioni, per cui e' verosimile un danno erariale di 10 milioni, oltre a pericoli derivanti da tracciato irrazionale e danno ambientale. Anas ha indetto l’ appalto dei lavori, senza il preventivo rilascio del parere del Ministero dell’ Ambiente e senza rispettarlo-VIA e VAS Parere n.40 del 11 gennaio 2021,che cita:“1. Per quanto riguarda le prescrizioni relative alla fase di progettazione (come da punto 3.1 dell’allegato alla Delibera CIPE 29/2018), che risultano non ottemperate o parzialmente ottemperate in questa sede, si prescrive che il Proponente trasmetta aggiornamento del progetto esecutivo secondo le prescrizioni di cui sopra prima dell’aggiudicazione dell'appalto. “pertanto il progetto e l’ appalto sono legittimi?, significherebbe che in un area di pregio ambientale si possono eseguire opere senza alcuna autorizzazione ambientale,la gara d’ appalto e’ stata indetta sulla base di elaborati di progetto non adeguati alle prescrizioni e quindi NON APPROVATI dagli Enti preposti (Reg. Lombardia, Ministero AMBIENTE),sotto il profilo ambientale. Considerato che con questo tracciato la tangenziale non e’ pronta per le olimpiadi, nemmeno se fossero rispettati i tempi di esecuzione previsti, cosa alquanto improbabile. VISTI I TEMPI DI ESECUZIONE PREVISTI, Da bando di gara:”II.2.7) Durata del contratto d’appalto, …..è pari a 1915 giorni naturali e consecutivi, di cui 190 giorni di andamento stagionale sfavorevole …dalla data della consegna dei lavori. “se non ci sono imprevisti (improbabile), la strada non e’ aperta per le olimpiadi: 1915 gg = 5 anni, se i lavori partissero a settembre come previsto : 02/2022 + 5 anni = 02/2027. Inoltre con tracciati impattanti come quello previsto i lavori durano 10/20 anni (Capo di Ponte 19 anni). Pertanto se , INVECE di questo tracciato inadatto,si realizzasse la galleria di cui al progetto PRO ITER del 2004 (rispettando la prescrizione 1.2.1.6 di REGIONE LOMBARDIA),con galleria Dosso di 2044 mt, con ingresso a TIRANO sud da via dell’ Artigianato, dividendo l’ appalto in 2 lotti funzionali,lotto a parte Tirano-Bianzone- a cosa serve?(Da Tirano o si va a Tresenda, ss39-oppure e’ un tratto inutile in quanto esiste gia’ la variante costituita dalla sp 24),che comporta possibili imprevisti e pericolo incidenti per gelate improvvise,nella zona ai piedi della montagna tra San Bernardo e Dosso- con raffronto alla Circonvallazione Castelbello, Colsano, sempre_SS 38 Importo a base di gara:€ 49.778.654,66 -Tempi di realizzazione -14.01.2019 al 2022. lunghezza complessiva di ca. 3,3 km - nuova galleria di ca. 2.500 m. , costo, con 70 per cento GALLERIA e' COMPLESSIVO 82,3ML/ 3360= 24,5 mil./ km- Tirano SS 38-75 % nei frutteti, (nuovo quadro economico 11/2020) -PROGETTO ESECUTIVO- costo previsto € 187.301.420 mil.- 187/6,6km = E. 28 mil./km, pertanto il lotto funzionale Tirano sud/Campone- lunghezza circa 3 km, e’ realizzabile in 3 anni di lavori, invece dei 5 del progetto attuale, con il rischio di imprevisti (con tracciato simile SS42 a Capo di ponte i lavori sono durati 19 anni, spostando poi ad appalto aggiudicato, 2 km da fuori terra in galleria), ed a costi inferiori al tracciato di progetto. La circonvallazione di TIRANO serve ed e’ urgente, da Tirano a Bianzone,basta mettere in sicurezza il tirone, si risolva il problema di TIRANO. Quantomeno appaltando a parte il tratto TIRANO-BIANZONE.Essendo prioritario e urgente bypassare il centro di TIRANO.Con galleria di 2044 mt., senza i possibili imprevisti sopra esposti,progetto di PRO ITER/Anas, gia’ redatto, l’ intervento e’ realizzabile in meno di 3 anni di lavori e la circonvallazione sarebbe quindi pronta anche per le olimpiadi.(geom, Santo Spavetti)