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Lo sapevate che? Un antichissimo santuario trovato a Berbenno

CRONACA - 24 08 2024 - Guido Monti

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/Un antichissimo santuario trovato a Berbenno
foto diffusa dalla Soprintendenza per i beni archeologici

Gli scavi eseguiti per la realizzazione della nuova palestra delle scuole elementari di Berbenno in Valtellina hanno consentito il sorprendente ritrovamento di un santuario che gli esperti fanno risalire a 5mila anni orsono.

 

Evidentemente nel luogo della scoperta esisteva all'epoca un insediamento preistorico con steli di pietra incise o antropomorfe allineate, una vera e propria Stonehenge delle Alpi. Le stesse lastre furono poi utilizzate per la sepoltura degli abitanti del posto, tra la fine dell’età del rame e l’inizio di quella del bronzo, ovvero 4mila anni fa, come sarebbe testimoniato dalla tomba trovata a inizio agosto nel centro del paese.

 

La scoperta viene ritenuta eccezionale dalla Soprintendenza per i beni archeologici, anche perché gli operai occupati negli scavi delle fondamenta della struttura sportiva hanno rinvenuto pure delle ossa umane appartenute a due persone che avevano la testa appoggiata su un cuscino in pietra. I corpi erano rannicchiati in posizione fetale in un locale del sepolcro con una parete costruita con una stele istoriata. A parere degli archeologi si tratta di una tomba in cista litica, costruita con lastre di età preistorica disposte a taglio. La tomba, circondata da pietre, era presumibilmente ricoperta da un tumulo. La datazione non è ancora accertata, ma parrebbe risalire a oltre duemila anni avanti Cristo.

 

E' il primo rinvenimento del genere sia in Valtellina che in Lombardia, ancor più interessante in quanto per realizzare parte del sepolcro è stata usata una stele istoriata risalente a 5mila anni orsono, simile a quelle venute alla luce nell’area di Teglio e ora esposte a Palazzo Besta. Quindi la statua di Berbenno estende parecchio l’area di diffusione di questi manufatti, dove sulla pietra sono incisi collane e pugnali a caratteri misti, anche questa una rarità.

 

Si ipotizza che gli abitanti della valle alla fine dell’età del rame abbiano impiegato lastre del santuario costruito mille anni prima dai loro antenati per realizzare le tombe. Gli scavi appena avviati sono destinati a riservare altre sorprese, tenuto conto che  l’area archeologica appare molto ampia. Dai primi rilievi si è di fronte alla testimonianza non solo dell’integrazione tra antiche culture, con lo spostamento all'indietro di almeno dieci secoli  della frequentazione dell’area, ma non solo.

 

I sepolcri di quattromila anni fa, impreziositi dalle lastre dei santuari di mille anni prima, potrebbero certificare la crescita di una diversa visione spirituale. Al proposito non vi sono certezze, se non quella della rarità del sito, analogo a quello di Sion in Svizzera. Ora è probabile che il ritrovamento possa offrire un'opportunità sotto il profilo turistico-culturale. In futuro i resti verranno trasportati e sistemati altrove, ma intanto le prime visite al cantiere alla presenza degli archeologi sono andate esaurite in poche ore.

 

Guido Monti

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