Quasi serie (125 ), a quando i lavori per l’ex ospedale di Tirano?
CRONACA - 06 05 2017 - Giancarlo Bettini
A coloro che seguono in questi giorni i mass media valtellinesi non può essere sfuggita la rivoluzione in atto nel campo della sanità valtellinese. Rivoluzione che colpisce tutti, dai primari alle infermiere. L’argomento è della massima importanza e chi scrive si è già pronunciato più volte su questo foglio. Una prima volta nel gennaio 2016. Nel 2016 chiedevo lumi sul futuro sulla nostra struttura edilizia, su ciò che era rimasto dopo la chiusura dell’Ospedale. Avevo chiesto chiarimenti alla dottoressa Stasi posta ai massimi livelli dirigenziali. Donna, la Stasi, dal sorriso spontaneo, naturale. Al mio scritto sul nostro Ospedale aveva risposto, indirettamente, citando le leggi in vigore, leggi che interessavano anche la nostra struttura, ma che, essendo una materia che mastico poco sono rimasto insoddisfatto. Qualche lume me lo aveva dato Ercole Piani, a quei tempi al comando della Cooperativa S.Michele a Madonna di Tirano ed in parte al piano primo dell’ex Ospedale in via Pedrotti. Alla Stasi avevo chiesto se il piano secondo dello stabile in via Pedrotti era libero, non occupato da qualche Associazione. La risposta me l’ha data Ercole Piani dopo pochi giorni dalla mia richiesta con un articolo sul quotidiano “La Provincia di Sondrio”. Probabilmente Piani aveva letto il mio articolo e chiedeva a chi di dovere ciò che anch’io avevo chiesto: “era libero il secondo piano dell’Ospedale?”. A Piani interessava il secondo piano per ampliare gli spazi della sua Cooperativa S.Michele. Da allora non ho saputo più nulla. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Ne approfitto della rivoluzione in atto in Provincia per chiedere alla Stasi, oppure ad altri condottieri della nostra Sanità, la più volte citata richiesta: ”il secondo piano dell’Ospedale è libero e fa parte della maxi rivoluzione provinciale?” E già che ci siamo è troppo chiedere, come tiranesi, cosa prevede per il nostro complesso ospedaliero la detta rivoluzione? Desideriamo una risposta chiara, semplice, su cosa accadrà nel futuro all’interno di quel popò di volume nato male e trattato peggio. Quel complesso è stato progettato da un architetto emiliano, lo stesso che, con un suo collega, aveva progettato la nostra colonia a Milano Marittima. Egregi governanti a dire che sinora ci avete considerato da handicappati è dire poco. Non avremo più un Ospedale, ma un cronicario. Ricordatevi che con la chiusura del nostro Ospedale era prevista anche la chiusura di quello di Morbegno. Noi purtroppo abbiamo perso un Maganetti, i morbegnesi politicamente sono più forti. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Su Centro Valle di oggi, 6 maggio 2017, a caratteri cubitali, in prima pagina, leggiamo: “Variante di Tirano: i soldi ci sono tutti. A Sondrio sparirà il passaggio a livello”. Dalle esperienze precedenti affermo che del passaggio a livello di Sondrio me ne frega nulla. Anzi mi viene il dubbio che avendolo citato i politici sondriesi pensino già alla progettazione fregandosene di ciò che avverrà a Tirano. Egregi politici, vi prego di ignorare Sondrio sino all’inizio dei lavori della nostra tangenziale. Di questa Italia impazzita non ho la minima fiducia e tanto meno nel vincolo dei soldi per Tirano. Mi darete dell’incredulo, ma ho vissuto abbastanza per scrivere questo ed altro. Giancarlo Bettini
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