Quasi serie (163): In una sola donna la bellezza, la semplicità e la simpatia
ECONOMIA E POLITICA - 25 07 2018 - Giancarlo Bettini
Poche righe per inquadrare il luogo, la piazza Marinoni tiranese. Da giovani, pochi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, con gli amici, eravamo soliti fare la partita a carte al bar Sport in attesa di recarci al vicino cinema Italia. Erano anni dove le pellicole degli Stati Uniti venivano proiettate un giorno sì e l’altro pure. Il mio idolo era Tyrone Power interprete principale, ad esempio, nel film Sangue e Arena. Power oltre alla bravura aveva la bellezza e sua figlia Romina tale bellezza ha ereditato, è la fotocopia del papà. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Pochi mesi fa ho assistito ad una trasmissione televisiva che mi è molto piaciuta. Romina e suo marito Albano, il cantante, erano i conduttori della serata. Romina, non essendo più giovane, non ha perso la bellezza, la semplicità e la simpatia. Sono queste le qualità che oggi desidero sottolineare, le qualità di Romina. Senza l’aiuto del computer non avrei potuto scrivere quanto segue, alcuni esempi di definizione della bellezza da parte di alcuni famosi uomini di mondo. LA BELLEZZA FEMMINILE “Il concetto di bellezza femminile ha da sempre fatto nascere domande riflessioni da parte di filosofi, quanto di letterati e artisti cje hanno copiato moltissimi aforismi sulla bellezza femminile”. “Avvicinandoci alla visione che ne aveva dato il noto tambeur de femmes Giacomo Casanova, per esempio, <una donna è mille volte più attraente quando esce dalle braccia di Morfeo che dopo un’accurata toilette>. “E’ ancora parafrasando lo scrittore e drammaturgo norvegese Henrik Ibsen che si chiedeva: <he cos’è la bellezza? Una convenzione, una moneta che ha corso solo in un dato tempo e in dato luogo>. La bellezza di Romina Power la definerei una sommatoria delle qualità sopra citate, “una sola donna con la bellezza, la semplicità e la simpatia”. LA SEMPLICITA’ E LA SIMPATIA Due qualità che appartengono a Romina Power. Devo confessare che a volte sono geloso, geloso di Albano che ha avuto un ottimo, insuperabile fiuto Giancarlo Bettini P.S. = Questo articolo porta il numero 163 della rubrica perché ho ritenuto importante anticipare il numero 164 che tratta del comportamento poco corretto del popolo francese sul Tour de France.
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1 COMMENTI
26 07 2018 17:07
Méngu
Caro architetto Bettini, leggo con piacere che, malgrado l’avanzare degli anni parli volentieri della bellezza della donna. Segno evidente d’una gioventù d’animo, poiché chi coglie e sa apprezzare la bellezza , qualunque sia la bellezza, ha il cuore giovane. . Anch’io vorrei parlare della bellezza della donna , però come la intendo io a 75 anni, con gli occhi dell’esperienza. Al giorno d’oggi la bellezza, anzi il concetto di bellezza ruota tutto sull’apparenza fisica, al colpo d’occhio, alle forme perfette e poco si ragiona sul fascino che traspare dalla bellezza d’una donna dalla cultura eccellente , dalla luce radiosa che traspare dai suoi occhi, dal suo modo di parlare e di pensare e non da ultimo dal vestire. Una donna “ sexi “ spesso non è sinonimo di “bella”. Spesso si dimentica che una donna “ sexi “ non sarà “sexi “ per lungo tempo poiché la bellezza fisica sfiorisce come il tenue fiore di semi di tarassaco che con il vento si sfalda, si disperde nell’aria e rimane solo il gambo. Mi piace rammentare le caratteristiche che io vorrei vedere in tante donne. Vorrei vederla con l’entusiasmo, la gioia , il sorriso della bambina che ha dentro di sé. La vorrei attenta alle vere amicizie e umile da non porsi al centro di tutte le attenzioni, che sappia parlare con dolcezza e soprattutto ascoltare con gesti e parole gentili, pronta ad accogliere gli altri, che sia autentica in ogni sua espressione e che i suoi occhi siano lo specchio di una anima sincera con una vita interiore rivolta a Dio. Io credo che queste caratteristiche rendono veramente bella la donna, la rendono gradevole all’uomo. Caro Giancarlo forse sarebbe stato meglio essere nati nell’ottocento per non vedere questa “ evoluzione “ della donna che spesso ha colto e copiato i difetti peggiori dell’uomo per raggiungere “una parità “ a volte volgare e aggressiva. Avrei preferito “ una parità” dove la donna fa maturare l’uomo e non la pone in “conflitto”. Ma se va bene così è segno che molti uomini gradiscono la donna così, e così sia!