Quasi Serie (131), La pazienza ha un limite

Dal quotidiano “La Provincia di Sondrio” di venerdì 23giugno. “La <bocciatura> del progetto della tangenziale di Tirano da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici conferma quanto abissale sia la distanza e l’incomprensione tra chi vive sul territorio e chi ci governa a Roma. Governanti e apparati del Governo che, per farla breve, non sanno ciò che fanno la mano sinistra e quella destra”.

Frasi tanto semplici quanto gravi per i miei concittadini da anni in attesa della loro tangenziale. Frasi dette dai due capogruppo della minoranza tiranese, da Martino Della Vedova e da Sergio Mascioni. Queste due persone mature sono miei amici e lo sanno che chi scrive non potrà mai tradirli. Noi apparteniamo al centro destra mentre la maggioranza tiranese tende a sinistra. Il Sindaco che oltre che essere mio collega negli studi mostra simpatia nei miei riguardi, simpatia ricambiata , non manca di tenermi informato sull’andamento di quanto avviene a Palazzo Marinoni. A causa di questa simpatia mi è giunta voce che qualcuno soffia sul fuoco. “E’ un bell’amico l’autore della rubrica “Intorno Tirano”, fa la doppia faccia. Nulla di più falso. Uno dei difetti che non ho è quello della ipocrisia.

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Per quanto riguarda la tangenziale di Tirano penso di avere scritto a sufficienza, anzi forse anche troppo. Sono anni che considero gli apparati e i politici che da Roma cercano di governarci degli “ominicoli”, dei “quaraquaqua”. Ho sempre scritto quello che consideravo un agire sbagliato, non adatto alla nostra valle. Per l’ennesima volta ricordo che, a parer mio, ho considerato uno sbaglio l’aver scelto, quale primo lotto della Colico-Lovero, il tratto Colico-Cosio. Con i denari a disposizione, per di più in parte nostri, potevamo avere oggi ultimate sia la tangenziale di Morbegno che quella di Tirano ad una corsia con il vincolo del terreno per il successivo raddoppio sino a Sondrio. Ma gli ignoranti, cioè quelli che non conoscevano le strozzature (Morbegno e Tirano), hanno preferito far terminare il primo lotto tra le margherite dei prati.

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Non spendo una parola per il futuro. Mi permetto solo di dire che la pazienza ha oltrepassato il limite e se nel futuro il tiranese copierà il terrone e succederà qualcosa di grave non si lamentino i romani, l’hanno voluto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Giancarlo Bettini