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Quasi serie (133), toh… e’ ritornato l’orso!

CRONACA - 28 07 2017 - Giancarlo Bettini

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Giovedì 27 luglio 2017. Il nostro quotidiano “La Provincia”, tramite la penna di Danilo Rocca, ci informa che anche da noi è ritornato l’orso. Non so, la notizia, oltre a stupire noi, fa gioire anche i nostri vicini svizzeri. Sul comportamento di questi ultimi, dopo quanto avvenuto in passato, ho difficoltà a chiedere perché, nel passato, si sono comportati come noi italiani, dei mentitori.

 

Comunque, dopo la lettura di questo nostro articolo, invocheranno qualche santo in Paradiso per la protezione dei nostri e loro greggi. Il giornalista Rocca dedica all’avvenimento un’intera pagina con titoli e sotto titoli che di seguito riporto: “L’orso in provincia, si accende il dibattito”- “Non si vuole introdurlo. E pochi i rischi per l’uomo”- “Coldiretti: Noi agricoltori siamo stufi dei falsi esperti”. Seguendo lo sforzo di Rocca desidero anch’io non lesinare nello scrivere, nell’imbrattare fogli di carta seguendo i titoli e i sottotitoli della “Provincia”.

 

L’orso in provincia, si accende il dibattito
Non so se i lettori ricorderanno, anni or sono, gli articoli da me scritti su questo quotidiano contro la permanenza di un orso nella vicina Valposchiavo. Quell’orso aveva sbranato molte pecore e distrutto un alveare a Poschiavo. Gli svizzeri lo hanno fatto passare a miglior vita e avevano promesso un referendum per proibire la futura venuta di altri plantigradi. Non so se hanno mantenuto la promessa, ma temo di no. La prima parte dell’articolo di Rocca è possibilista, si direbbe il giornalista favorevole alla legge cretina approvata dall’Unione Europea che aveva legiferato per la reintroduzione di orsi e lupi lungo tutto l’arco alpino. Uno scritto educato al massimo.

 

Non si vuole reintrodurlo. E pochi i rischi per l’uomo
William Vaninetti, del WWF, afferma che non si tratta di reintroduzione, ma di una nuova immissione per evitare la vicina estinzione. Di orsi, nel Trentino ne erano rimasti solamente tre. Poi, sempre Vaninetti, afferma la minima pericolosità della bestia. Pericolosità che è presente solo in casi eccezionali.

 

Coldiretti: Noi agricoltori siamo stufi dei falsi esperti
Alberto Marsetti, Presidente della Coldiretti di Sondrio, è di tutt’altro avviso. In questi giorni è più arrabbiato del solito perché recentemente, nel Trentino, un uomo anziano si è trovato un orso alle spalle che lo ha assalito. Per fortuna a valle c’era un dirupo e il malcapitato si è salvato. Marsetti è sempre stato contrario alla cretina legge europea e trova semplicemente ridicolo quanto suggeriscono gli ambientalisti. Ad esempio la recinzione in montagna della proprietà terriera munita di elettrificazione. Il fallimento di questa proposta si è già verificato. La recinzione è stata distrutta. E’ già faticosa la vita nei maggenghi, faticosa e poco redditizia. 

 

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Qui sopra ho già citato, per due volte, l’aggettivo “cretino”. Oggi aggiungo che i veri cretini sono i parlamentari europei che al nord Europa legiferano comodamente seduti, in attesa  della paga di fine mese. L’ho già scritto. Ma lo ripeto. Mi auguro che un ragazzo, figlio o parente di uno di questi cretini, in montagna da solo, in cerca di funghi incontri un orso, o meglio, un’orsa in compagnia dei suoi piccoli. Non esiterei nell’augurare al plantigrado “buon appetito”.

 

Giancarlo Bettini  

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