Tangenti e appalti truccati: Operazione "Recharge", cinque arresti e sei interdizioni
CRONACA - 11 03 2025 - Redazione
Un'importante operazione della Guardia di Finanza, denominata "Recharge", è in corso nel settore dei reati contro la Pubblica Amministrazione. L’indagine, condotta dal Comando Provinciale di Sondrio, ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare per 11 persone accusate di corruzione, peculato, falso e reati di natura paesaggistico-ambientale. Le misure adottate Il sistema di corruzione Dettagli dell’indagine A novembre 2023 sono state effettuate diverse perquisizioni negli uffici comunali, nelle aziende coinvolte e nelle abitazioni degli indagati, con il sequestro di documentazione fondamentale per la ricostruzione delle procedure di affidamento degli incarichi. Durante le operazioni, sono stati sequestrati oltre 320.000 euro in contanti, occultati in diversi luoghi tra cui bagni, casseforti e una cassetta di sicurezza. L’analisi della documentazione sequestrata ha rivelato un meccanismo di corruzione ben consolidato, basato sul pagamento di tangenti e altre utilità in cambio di affidamenti diretti e appalti pubblici. L’indagine ha inoltre permesso di individuare nuovi soggetti coinvolti e ipotizzare ulteriori reati, anche successivi alla presentazione dell’esposto. Indagini in corso
Nella mattinata odierna, 50 finanzieri sono stati impegnati nell’esecuzione dei provvedimenti. Cinque persone sono state poste agli arresti domiciliari: tra di esse figura un dipendente comunale, insieme a quattro professionisti e imprenditori dell’Alta Valtellina e della provincia di Bergamo. Inoltre, sei persone sono state colpite da misure interdittive che vietano loro di stipulare contratti con la Pubblica Amministrazione.
Secondo le prime informazioni disponibili, il meccanismo illecito prevedeva il pagamento di tangenti in cambio dell’assegnazione di appalti pubblici e affidamenti diretti, alterando la regolarità delle procedure amministrative. Le accuse mosse nei confronti degli indagati includono anche il reato di peculato, ovvero l’appropriazione indebita di fondi pubblici, oltre alla falsificazione di documenti e violazioni in ambito ambientale.
L’operazione ha preso avvio da un esposto presentato alla Tenenza di Bormio della Guardia di Finanza, riguardante l’aggiudicazione di gare d’appalto bandite dal Comune di Valdisotto tra il 2021 e il 2022. La Procura della Repubblica di Sondrio ha quindi avviato un’attività investigativa nel marzo 2023, che ha inizialmente coinvolto il responsabile di un ufficio interno del Comune di Valdisotto, oltre a imprenditori e professionisti della Valtellina e della provincia di Bergamo.
Gli inquirenti hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti di 11 indagati, elementi che hanno portato il Giudice per le Indagini Preliminari di Sondrio a emettere, alla fine di febbraio 2025, cinque arresti domiciliari e sei divieti temporanei di contrarre con la Pubblica Amministrazione.
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