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Il giorno della Memoria

CULTURA E SPETTACOLO - 11 02 2017 - Giancarlo Bettini

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/Giancarlo Bettini Tirano

Ho atteso oggi, 10 febbraio, per dare una triste notizia ai miei lettori. Per chi non lo sapesse, oggi è il giorno della memoria, per ricordare ciò che è successo negli anni 50-60 del secolo scorso nella ex Jugoslavia. Tito, uomo di governo che Dante avrebbe collocato nei gironi più profondi dell’inferno, era al comando dell’intera Jugoslavia.

 

Tutti conoscono le famose foibe, dove la bestia umana faceva gettare i suoi nemici. Una parte di ciò che oggi è Jugoslavia, prima del secondo conflitto mondiale era terra italiana. Quel comunistoide l’ha fatta sua lasciando, bontà sua, la possibilità a coloro che non volevano soggiacere al fascistello la possibilità di lasciare le proprie case, i propri beni. In poche parole di espatriare. Così migliaia di famiglie italiane hanno dovuto venire nella “loro” Italia per continuare a vivere.

 

Ai nostri lettori piacerà sentire che in una delle tante famiglie c’era un ragazzo che poi, nella vita, ha fatto strada. Quel ragazzo, divenuto uomo, era un mio caro amico.  Si chiamava Luciano Luciani ed aveva sposato una tiranese di nome Luisa Zoia, che gli ha dato due figli. Per un corretto procedere devo dire che in Italia Luciano ha fatto carriera nella vita militare. Probabilmente la moglie non si ricorda quante volte ha dovuto fare e disfare le valige.

 

Luciani è andato in pensione con il grado di Generale di Corpo D’Armata. La loro ultima residenza era a Roma, in un appartamento contornato da alberi. L’amico Luciano, il 6 di questo mese, ci ha lasciato. In silenzio, per non disturbare. Nella mia vita ho conosciuto persone importanti e posso dire, senza timore di smentita, che quelle persone hanno sensibilità e umanità innate. Così era Luciano. Devo confessare che la notizia della sua morte mi ha colpito.  Con il trascorrere del tempo, la mancanza di persone amiche aumenta. Qualcuno mi risponderà “è naturale”. 

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Ho chiesto alla Direttrice dei corsi dell’Unitre di Tirano, la prof.ssa Carla Soltoggio Moretta, di farmi avere il curriculum dell’amico scomparso. Carla, sapendomi addolorato per la scomparsa, tramite e-mail mi ha mandato  quanto aveva e che di seguito riporto:
“Ti mando i dati che mi hai chiesto del Generale Luciano Luciani, dai profondi legami con Tirano, gentilissimo, signorile relatore della nostra Unitre. 

 

CURRICULUM DEL GENERALE DI C. A. DELLA GUARDIA DI FINANZA LUCIANO LUCIANI
Luciani è nato a Zara, esule in Italia con la famiglia a seguito dell’annessione della città alla Jugoslavia. Entrò nell’Accademia della Guardia di Finanza e percorse tutta la  carriera del Corpo raggiungendo il grado di Generale di Corpo d’Armata e la carica di Comandante in Seconda dell’Istituzione. Tra i comandi ed incarichi più significativi il Comando di Tenenza di Tresenda, il Comando della Scuola Alpina di Predazzo, il Gruppo di Novara, il Nucleo Centrale di Polizia Tributaria di Roma e della zona di Bologna, l’Ispettorato dell’Italia nord orientale, l’Ispettorato per gli Istituti d’istruzione della Guardia di Finanza e l’incarico di Stato Maggiore del Comando Generale. Laureato in Giurisprudenza ed in Scienza della Sicurezza Economica e Finanziaria, ha conseguito il Master di secondo livello in Scienze Strategiche. Ha pubblicato numerosi saggi ed articoli di Storia Militare su riviste specializzate ed alcuni volumi tra i quali Antonio Luigi Norcen, un soldato, un finanziere, un Comandante ed un geniale innovatore.
E’ stato Presidente del Comitato degli studi storici della Guardia di Finanza.
Tirano gli aveva conferito la Cittadinanza Onoraria.

 

Giancarlo Bettini

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