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Lo sapevate che? Le barbabietole annacquate di Cesare

CULTURA E SPETTACOLO - 21 09 2024 - Guido Monti

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/Fiume Adda in piena
Fiume Adda in piena

Era l'inizio degli anni '60 del secolo scorso quando forti e ripetute precipitazioni causarono l'ingrossamento dei corsi d'acqua e fecero esondare l'Adda in più punti. Il territorio di Grosotto, in particolare, riportò notevoli danni e sensibili modifiche causati dalla inondazione e c'è ancora chi ricorda con dovizia di particolari il forte rimbombo del fiume in piena che si udiva distintamente anche a notevole distanza dal suo corso.

 

Interi appezzamenti di terra e diverse coltivazioni andarono distrutti con grande costernazione dei proprietari. Uno di questi era il mite e laborioso Cesare, un contadino che per passione si era messo a seminare vari ortaggi nel suo campo situato a pochi passi dal torrente Roasco.

 

Andava fiero soprattutto delle sue rare barbabietole e, quando si accorse che l'alluvione aveva spazzato via i raccolti, non riuscì a darsi pace vedendo distrutto in poco tempo il frutto dei suoi faticosi sforzi. Allora si sfogò con i conoscenti lamentandosi con la sua voce tipicamente nasale con queste poche parole che non hanno bisogno di traduzioni: 'O poer mi, che fin hai facc i mé ravi rossi! I barbabietuli i é andaci a bagno Maria int 'n de l'aqua!'.

 

Ma non si diede per vinto e riprese presto a piantare un po' di tutto, come e più di prima, nell'orto che la provvidenza gli permise di conservare in buono stato.   

 

Guido Monti

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