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Quasi serie (119 ), un eroe che ha soggiornato da noi

CULTURA E SPETTACOLO - 17 03 2017 - Giancarlo Bettini

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/Giancarlo Bettini di Tirano

Quelle poche volte che mi capita di passare, a Tirano, dalla piazzetta Salis mi viene spontaneo volgere lo sguardo verso lo storico palazzo. Non per ammirare la facciata dell’immobile, ma per leggere quanto inciso su una lapide, anch’essa storica, incollata anni dopo e posta sulla facciata principale. La lapide recita, tra l’altro: “In questa casa fu ospite Giuseppe Garibaldi allorchè nel giugno 1853 alla testa dei suoi Cacciatori delle Alpi mosse per combattere sullo Stelvio il nemico d’Italia”. Il mio pensiero, leggendo, corre a quel garibaldino che, sdraiato sul letto altrui, forse in quelle notti avrà sognato un suo futuro terzo mondo. Per me la conquista dei suoi due mondi è stata più che sufficiente, anzi avrei preferito che il barbuto avventuriero avesse partecipato alla conquista di un solo mondo, quello al di là dell’Atlantico. La ex Magna Grecia, il meridione dell’Italia, l’avrei lasciato, secoli fa, ai Borboni e, se non erro, anche Cavour non era lontano dal pensarla così. Ma Garibaldi ha voluto incontrare qualcuno a Teano per informarlo su quanto avvenuto.


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Gli avvenimenti negli anni, sono andati come sopra riportato ed oggi non solo chi scrive la pensa come me, ma milioni di italiani. L’Italia è solo fisicamente unita, ma lungo lo stivale tanti cervelli la pensano fortemente frantumata.  Quello che andrò scrivendo non sarà da addebitare a tutti i meridionali, persone per bene, ma solo ai loro rappresentanti politici perché da quelle parti nessuno viene eletto in Parlamento se non è gradito alla malavita organizzata. Malavita che abbrevierei riportando solo la scritta CAM (Camorra a Napoli, ‘ndrangheta in Calabria e Mafia in Sicilia). E già che ci siamo aggiungiamo la Sacra Corona Unita in Puglia. Tutti sappiamo cosa è successo a Napoli alcuni giorni or sono in occasione della visita nel meridione del Segretario della Lega nord Salvini.  Il politico era ai piedi del Vesuvio in cerca di voti per il suo Partito. Non l’avesse mai fatto. Salvini aveva tutti i diritti per parlare al popolo del sud nonostante la poca simpatia che un certo Sindaco, più terrone dei terroni, nutriva per lui. Ad un certo punto si è scatenato l’inferno. Persone arrestate (ma già in libertà provvisoria), centinaia di feriti, i più delle forze dell’ordine perché solo a loro è proibito togliere la sicura dalla armi, macchine sfasciate.  Quei figli di buona donna avevano avuto la voglia di sfasciare tutto pur di proibire a Salvini di fare il suo discorso.

 

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Chi scrive non ha mai condiviso il comportamento del Segretario Salvini. Già altre volte l’ho scritto su questo giornale. Il suo Partito è chiamato LEGA NORD ed il novello leader, a mio parere, doveva darsi da fare per aumentare i voti in alta Italia, ma non scendere, senza alcun motivo, sotto il Po. L’illuso, perché lo possiamo definire così, ha voluto fare come Garibaldi. Ha voluto strafare. Gli dobbiamo riconoscere il merito di avere trovato in questi ultimi anni il modo di fare rinascere un Partito moribondo. Chi scrive si è da tempo pronunciato sul come vedrebbe la futura Italia. Lo ripeto. Ritornando agli albori della Lega vedevo nel professor Milvio l’uomo giusto al nostro comando. Bossi ha il merito di avere creato la Lega, ma ha avuto anche il grande torto di non dare al professore “laghè” quello che meritava.

 

Io vedo oggi solo un’Italia federale, alla Svizzera. Una Italia formata da macroregioni (da creare). Per noi del nord la macroregione ideale dovrebbe essere formata  dalla sola sommatoria del Piemonte, della Lombardia e del Veneto. Vedo come futuro Presidente di detta macroregione Roberto Maroni, oggi ottimo Governatore della Regione Lombardia. Come conseguenza vedo l’annullamento di tutte le attuali Regioni Speciali. E’ sufficiente rendersi conto di come va la Sicilia, il sud in generale, dove anche nel campo sanitario, ad esempio, un’aspirina costa il doppio rispetto al nord e gli ammalati fanno la fila per farsi ricoverare al nord.

 

Per chiudere mi auguro una seconda Thatcher che porti il popolo italiano alle elezioni e che governi in una Nazione FEDERALE, FEDERALE, FEDERALE!

 

Giancarlo Bettini 

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1 COMMENTI

17 03 2017 12:03

Méngu

Leggo: .......Per me la conquista dei suoi due mondi è stata più che sufficiente, anzi avrei preferito che il barbuto avventuriero avesse partecipato alla conquista di un solo mondo, quello al di là dell’Atlantico “…….. Sono d’accordo con Te, caro Bettini. Ricordo un mio professore bergamasco che diceva: “ L’Italia si spinge verso l’equatore per oltre mille e trecento chilometri con varie etnie, diversi usi e costumi, diverse mentalità, diverso sole, diverso mare , diverso modo di lavorare e di pensare e di mangiare. Per “aggiustare” l’Italia andrebbe messa di traverso , facendola ruotare di 90° gradi verso Nord con l’epicentro a Torino. Mah ! Non so se aveva ragione, ma il professore era un “ luminare Storico” e quindi degno d’essere ascoltato.