Quasi serie (138), la serietà di un uomo, di Claudio Marcassoli

Ho avuto la fortuna di conoscere il dott. Marcassoli anni or sono in un incontro  Lyon  a Sondrio. Ero stato invitato dall’allora Presidente ed amico Guido Visini.  Detti incontri sommano alla cultura la cena o forse è meglio dire la cena alla cultura.  

Durante quel lieto evento avevo di fronte il criminologo che abbiamo la fortuna di avere in  Valtellina, il dott. Marcassoli. Lo ho ascoltato altre volte a Tirano invitato, quale relatore, dalla nostra Direttrice dei corsi Unitre, dalla professoressa Carla Soltoggio Moretta. Pochi giorni or sono il criminologo era presente a Teleunica per sostenere una discussione sui nostri giovani. Devo confessare che quanto ho udito mi ha scioccato e per tutta la notte mi sono rigirato nel letto.

Con la consueta bravura l’intervistatore ha “confessato” lo specialista e l’intervistato, anch’esso con la riconosciuta bravura, ha aperto un libro non scritto, ma di una chiarezza cristallina. Chi scrive, in uno dei recenti pezzi riportati su questo quotidiano, aveva raccomandato ai giovani di stare lontano dalle droghe. Quanto detto dal criminologo e riferito a quanto succede in casa nostra ha dell’incredibile.  

La moda odierna non riguarda solo l’acquisto dei giovani di droghe, ma di molto altro. Coloro che da poco hanno compiuto i dieci anni amano rovinarsi con un’altra droga, l’ingerimento di liquidi fortemente alcolici in notevoli quantità. Marcassoli ha riportato quanto avvenuto a due giovani  che, ubriachi fradici, sono stati ricoverati d’urgenza all’ Ospedale.
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Vede, caro Claudio, lei nella lezione sopra riportata ha cercato di spiegare quanto avviene nel cervello umano alle persone sotto i venti anni. Sino a quella età il cervello subisce continue variazioni. Coloro che si ubriacano sotto quell’età rischiano l’arresto del regolare sviluppo. Quali le conseguenze? Molte e tutte fortemente negative. 
Come cercare di correggere i nostri figli, i nostri nipoti? Il relatore ha risposto alla comanda:

1) Spetta ai genitori imporre ai loro figli una conduzione di vita normale
2) I genitori hanno il dovere di controllare ciò che fanno i giovani e segnalare ogni loro strano comportamento
3) Vietate ai gestori dei locali pubblici la vendita di alcolici ai minorenni

Quelli sopra riportati sono giusti suggerimenti, ma non di facile applicazione. Viviamo in una società allo sbando, dimentica dei sani principi. Non possiamo dare la colpa ai soli giovani, ma dobbiamo anche noi fare un esame di coscienza. Il marcio inizia dall’alto per giungere alla base della piramide.

Giancarlo Bettini